Il seno femminile rappresenta fisicamente il passaggio da bambina a donna e ne accompagna poi tutta la vita passo dopo passo. Possiamo dire che la scandisce con i suoi cambiamenti.
Se nell’adolescenza l’unica “preoccupazione” è che cresca, con le diverse situazioni che la vita propone, le attenzioni divengono altre. Una su tutte la forma.
“Appena nato” il seno è inevitabilmente alto e sodo. Tuttavia le gravidanze, gli sbalzi di peso e ormonali, il passare del tempo minano questa situazione “ideale”. Il seno inizia a scendere e magari svuotarsi divenendo non più un elemento di femminilità e di sensualità, ma quasi un peso o un difetto da nascondere.
Quando la situazione diviene tale è normale per queste donne cercare una soluzione. La loro richiesta mira a un rassodamento del seno mediante la chirurgia estetica.
Il seno femminile nelle stagioni della vita
Il tempo è risaputamente il testimone e artefice principale del cambiamento del seno.
- Come è ben noto, le mammelle si formano durante la pubertà. Le ovaie infatti iniziano a produrre gli ormoni sessuali responsabili di questa trasformazione: gli estrogeni e progesterone.
- Con le mammelle crescono anche il capezzolo che diventa più sporgente e l’areola che diventa più scura.
- Gli stessi ormoni sono poi responsabili dei cambiamenti durante il ciclo mestruale.
- Intorno ai 35/40 anni il seno inizia lentamente a invecchiare. Alla ghiandola si inizia a sostituire il grasso. Diventa quindi più morbido e meno sodo.
- Con la menopausa si hanno importanti cambiamenti ormonali, gli estrogeni diminuiscono sensibilmente. Scompare anche il ciclo mestruale. Il cambiamento della mammella già iniziato procede ora più spedito. I seni divengono quindi più adiposi e meno tonici. A volte l’aumento della componente adiposa è predominante tale da far aumentare il volume di seno complessivo.
- Per chi avesse un seno già di buone dimensioni, oltre a volerlo rassodare, c’è spesso anche la richiesta di volerlo “alleggerire”. Ti spiego come in:“Come ridurre il seno in menopausa: cosa funziona veramente?”.
Ma ci sono altri “nemici” del seno, oltre al fisiologico invecchiamento. I principali? La gravidanza e le vistose oscillazioni di peso, possibili a ogni età. Entrambe hanno un effetto similare. I seni durante queste due situazioni crescono di dimensioni per poi tornare “repentinamente” più piccoli. Lo stress generato sull’involucro cutaneo è però spesso significativo e come risultato la mammella, oltre a essere più piccola, è anche più cadente.
Rassodare il seno con la chirurgia estetica, si può?
Abbiamo visto come, in tutte le stagioni della vita si possano creare situazioni che possano rovinare il seno rendendolo meno sodo e spesso vuoto e cadente. Ovviamente la scelta migliore è prevenire questa situazione. O agire appena si presenta. In questo caso si potrebbe anche optare per soluzioni non chirurgiche. Te ne espongo alcune qui:“Tutte le tecniche per rassodere il seno senza chirurgia plastica”.
Quando però si attende troppo o il danno è severo, l’unica scelta è la chirurgia che fortunatamente può proporre due vie.
- La Mastopessi è la chirurgia principe per risolvere questo inestetismo. Si esegue un poco più frequentemente su donne che abbiano un’età matura. Ma non di rado capita di vedere pazienti giovani con la stessa richiesta, per le ragioni appena esposte.
- La Mastoplastica Additiva può essere un’altra soluzione, ma solo in determinati casi. Soprattutto per donne che abbiamo perso volume principalmente, ma con ancora un tono cutaneo ragionevole.
Mastopessi
- La Mastopessi prevede di riproporzionare il seno eliminandone la cute in eccedenza e mantenendo il volume rimasto o addizionando una piccola protesi.
- Quando si può (buon volume complessivo), sarebbe consigliato eseguire tale chirurgia senza ausilii esterni. Talvolta però, soprattutto se il volume di partenza fosse scarso, la protesi può essere di aiuto per un miglior e più soddisfacente risultato. Descrivo meglio queste due soluzioni in: “Mastopessi con protesi o senza protesi? I pro e i contro”.
- Si possono avere diversi tipi di intervento per ottimizzare il risultato.
- Il meno invasivo prevede una limitata rimozione di pelle attorno al capezzolo. Con risultate cicatrice attorno all’areola solamente. (Mastopessi periareolare)
- Nei casi più severi si procede con un’ abbondante eliminazione cutanea, principalmente nella porzione inferiore del seno. Qui la cicatrice è più estesa e prende la forma di una àncora.
- In tutti i casi le cicatrici rimangono nascoste da qualsiasi intimo o indumento. Per avere maggiori informazioni in merito:“Mastopessi al seno: quanto sono visibili le cicatrici?”.
- Abbiamo visto la Mastopessi come un intervento risolutivo dopo la maternità, ma se al contrario una donna ne avesse bisogno prima di prendere la decisione di diventare mamma? Nessun problema…Ti do maggiori informazioni in:“Intervento di Mastopessi al seno e Allattamento”.
Mastoplastica additiva
- La Mastoplastica additiva nasce per aumentare il volume di un seno piccolo o inesistente. Dando volume attraverso una protesi dà anche una forma più soda.
- In questa chirurgia la scelta della protesi fa ovviamente la differenza. Dovrà essere compatta, ma morbida per sembrare un seno naturale. Ti parlo di questo costante alleato al mio lavoro in:“L’evoluzione della protesi ergonomica Motiva”.
- Anche per questa chirurgia ci sono diverse varianti. Si differenziano sostanzialmente per la posizione delle protesi.
- Attualmente la più diffusa è la tecnica Dual Plane. Te la presento in:“Mastoplastica additiva, la tecnica Dual Plane per rimodellare il seno”.
- Un’altra variante capace di ri-dare un seno “giovane” è la Mastoplastica ibrida, alla protesi si aggiunge del grasso autologo per ammorbidire ulteriormente e nasconde la protesi. Per capire come avere un seno ancora più naturale con questa tecnica:“Mastoplastica additiva con grasso o protesi?”.
- Può essere risolutiva dopo una gravidanza che ha “rovinato” il seno. Ma anche se fosse stata eseguita prima, non ci sarebbero problemi, al contrario dell’informazione veicolata da alcuni luoghi comuni. Te ne parlo qui:“3 Consigli sulla Mastoplastica Additiva prima e dopo una Gravidanza” e “Intervento Mastoplastica Additiva: si può allattare dopo l’operazione?”.
Entrambe le chirurgie estetiche citate sono quindi una possibile soluzione per rassodare il seno, quando fosse ormai “sceso e vuoto”. La scelta è da farsi con molta attenzione. Per chiarirti ulteriormente le idee e agevolarti nella scelta ti lascio quest’altro articolo: “Mastopessi o Mastoplastica additiva? Consigli per la giusta scelta”.
Se quanto detto dovesse essere troppo difficile da comprendere e vorresti invece capirne di più insieme a me, contattami, ti indicherò la corretta soluzione per il tuo caso specifico.