Solitamente le donne che hanno per natura un seno abbondante, tendono a vederlo più come un difetto che non un pregio, soprattutto per quello che comporta avere “questo peso”.
E infatti tende a diventare, presto o tardi, una vera limitazione. Spingendo così le “maggiorate” a voler trovare una soluzione: ridurre le forme.
La chirurgia che esaudisce questo sogno è la Mastoplastica Riduttiva. E’ però del decorso post operatorio che ti parlerò in questo articolo.
Come tutte le chirurgie, ancor più se mirate ad un miglioramento estetico, l’uscita dalla sala chirurgica non è la fine del miglioramento. Sicuramente rappresenta il passo più importante, ma si possono ancora compromettere le cose. Il paziente ha infatti l’importante compito di “ottimizzare” il risultato. E per fare questo dovrà seguire e attuare tutti i consigli dati.
Perchè si arriva a volere una Mastoplastica riduttiva
Tutte le pazienti che vedo e che mi chiedono questa chirurgia non lo fanno solo per un miglioramento estetico. Anzi forse è la leva meno sentita. Piuttosto per un disagio psico-fisico. Letteralmente non riescono più a convivere con le loro misure.
Un seno enorme solitamente è determinato da:
- fattori genetici, principalmente un tessuto mammario particolarmente ricettivo agli ormoni,
- eccessivo aumento di peso.
Se la TV ci ha spesso mostrato donne con seni rifatti enormi, nella realtà quelle misure comportano molti fastidi e privazioni.
- Sicuramente per la salute.
- Dolori alla schiena e alle spalle. Ricordiamo che il seno ha come unico supporto la pelle aiutata da una rete di fini legamenti (di Cooper) e nulla più. Manca quindi di una struttura “portante” che si prenda la responsabilità del sostegno. Tutto è a carico dell’involucro cutaneo che, oltre a lasciarsi andare nel tempo (discesa del seno), scarica la tensione sulle strutture adiacenti appena menzionate.
- Dermatiti dovute allo sfregamento tra i seni stessi e la parete toracica sottostante, favorite anche dall’ambiente umido che si crea tra e sotto le mammelle.
- Dolore costante nell’uso dell’intimo che, per quanto progettato ad arte, tende sempre a scaricare il peso sulle spalle. Risultato solchi e, talvolta, lacerazioni alle spalle.
- Ma anche dal punto di vista puramente estetico.
- Trovare capi che riescano a contenere e valorizzare i volumi è difficile se non impossibile. Si ricade quindi su un intimo strutturato e poco “femminile”.
- Abbigliamento informe sia per la scarsa offerta, sia per il disagio di mostrare tanta generosità.
Entrambi questi fattori incidono poi non poco sulla sfera emotiva. Limitando anche la socialità in modo sostanziale.
Cosa riesce a fare la Mastoplastica riduttiva
- Questa chirurgia riesce a ridurre il volume e dunque il peso delle mammelle.
- Risulta essere spesso l’unica soluzione e, sebbene sia una chirurgia impegnativa, dà generalmente ottimi risultati. Importante sapere che ci sono dei comportamenti errati che potrebbero riportare a una situazione similare a quella di partenza:”Dopo l’intervento di Mastoplastica riduttiva il seno ricresce?”.
- Se l’origine del problema è però una disfunzione ormonale o un eccesso di peso, allora conviene prima lavorare per risolvere quello.
- Questo alleggerimento si ottiene mediante tre azioni:
- Rimozione della pelle in eccesso.
- Contestuale ad una asportazione di tessuto mammario, ghiandolare e/o adiposo.
- Riposizionamento della parte di ghiandola rimasta più in alto e con lei di tutto il complesso areola-capezzolo.
- Terminato l’intervento, inizia il decorso post operatorio della Mastoplastica riduttiva.
- Passaggio essenziale per un buon risultato finale.
- Completamente nelle mani della paziente che potrò solo supportare e consigliare.
Mastoplastica Riduttiva il post operatorio in 5 passi.
Il decorso post operatorio della Mastoplastica riduttiva è per molti aspetti simile a quella delle altre chirurgie al seno. Vediamo però i punti veramente importanti.
1. Muoversi
- Vale per tutte le chirurgie, il movimento è ciò che per primo permette al corpo di “tornare alla sua routine”.
- Il giorno stesso della chirurgia sarà sufficiente muoversi per il ritorno a casa e alzarsi ogni ora per qualche passo.
- Dal giorno seguente sono permesse brevi passeggiate. Ovviamente limitando l’uso delle braccia e non stancandosi troppo.
- Durante la prima settimana si potrà aumentare gradualmente la propria attività, ma sempre limitando gli sforzi.
- Dopo di che si può pensare ad un ritorno al lavoro, se sedentario.
- Ad ogni modo questa è anche il momento della prima visita. Sarà il chirurgo a dare il consenso per una ritorno lavorativo o a prolungare la degenza a casa se necessario.
- Lo sport dovrà essere integrato gradualmente, iniziando dagli arti inferiori intorno alla quarta settimana. Tuttavia solo dopo 2 mesi si potrà tornare a pieno regime anche con la parte alta del corpo.
2. Utilizzare il reggiseno
- Questa è una delle regole più importanti per una corretta guarigione. Con esso sono perseguibili diversi obiettivi:
- si permette alle cicatrici di guarire senza stiramenti e stress sui margini.
- Tiene sotto controllo l’edema, ovvero il gonfiore, con un’azione meccanica di contenimento e compressione moderata.
- Nel caso, più che sporadico, delle protesi, le immobilizza. Per affrontare al meglio la scelta di utilizzare o meno questi ausilii:“Intervento di Mastoplastica Riduttiva, con o senza protesi?”.
- La scelta del giusto reggiseno è molto importante. Uno non vale l’altro. Esso infatti dovrebbe:
- avere una ottima capacità di sostegno e compressione.
- Allacciarsi sul davanti. Non è un obbligo, ma così può essere indossato più agevolmente quando la mobilità delle braccia non è ottimale.
- Essere stretto al punto giusto. Bisogna considerare il gonfiore iniziale che poi scemerà, ma anche la fisiologica necessità di respirare.
- Per tutte queste caratteristiche un reggiseno sportivo, da running, potrebbe risultare molto efficace. Ma ne esistono anche di appositi post mastoplastica.
- Per approfondire l’utilità di questo piccolo indumento: “Reggiseno post mastoplastica, per quanto tempo utilizzarlo?”.
3. Dormire supini ed elevati
- Il giorno stesso della chirurgia e almeno per qualche giorno è sconsigliato sdraiarsi completamente.
- Ottimo è stare in posizione eretta o simile per la giornata.
- La notte si può abbassare un pochino il busto, ma comunque la schiena e il capo devono appoggiare su 2 o 3 cuscini.
- Questo permette al gonfiore di essere limitato e scemare più velocemente. L’edema è composto in prevalenza da liquidi corporei di ristagno. Tenendo il busto elevato non si localizzeranno nell’area operata.
- Sempre per il primo periodo bisognerebbe dormire supini.
- Evitare di stare anche solo su un lato per scongiurare gonfiori monolaterali.
- Vietata ancor di più la posizione prona, anche se difficilmente riusciresti a sdraiarti così: avresti troppa pressione sulle cicatrici e dolore. E aumenteresti il gonfiore significativamente.
- Qualche segreto per riuscirci? Leggi: “Come dormire dopo una Mastoplastica: posizione perfetta e risveglio”.
4. Seguire l’intero ciclo di medicinali
- Per quel che concerne la dolorabilità potremmo considerare due tipologie estreme di pazienti. Coloro che non vorrebbero sentire il ben che minimo dolore e assumerebbero qualsiasi farmaco. E quelli che stoicamente non vogliono assumere alcunchè. Nessuno dei due ha in mano la scelta giusta. Fortunatamente la maggior parte sta nel mezzo.
- Il dolore è normale, si è appena stati sottoposti ad un trauma, anche se “calcolato”.
- I farmaci servono perchè il benessere fisico e mentale si ristabiliscano.
- Per le Mastoplastiche, le medicine prescritte sono semplicemente:
- un antidolorifico da prendere nei primi giorni,
- un antibiotico per scongiurare infezioni,
- qualche integratore, in primis la vitamina C per la corretta cicatrizzazione.
5. Mettere il ghiaccio
- Ho lasciato per ultimo il consiglio forse più banale ma da eseguire con la giusta accortezza:
- Eviterei di collocare il ghiaccio a diretto contatto con la pelle. Avvolgerlo quindi in un tessuto quale può essere una garza, per esempio.
- Da collocarsi attorno al seno, sopra e lateralmente. Non sull’areola e le cicatrici invece. Per evitare una vasocostrizione troppo aggressiva in aree in cui invece ci dovrebbe essere una buona perfusione da subito.
- L’applicazione di freddo su un’area traumatizzata è generalmente più efficace nelle prime 24 ore.
La regola chiave per un decorso post operatorio della Mastoplastica riduttiva con poco dolore e un risultato eccellente sono principalmente queste 5. Un buon chirurgo, comunque, te ne saprà dare altre personalizzate al tuo percorso specifico.
Se vuoi avere maggiori informazioni sull’intervento per la riduzione del seno: “Scopri la Mastoplastica riduttiva”.
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