Il seno è forse la parte del corpo più in evidenza che distingue la donna dall’uomo.
Ma è anche ciò che meglio delinea e rappresenta il passaggio da bambina a donna. Divenendo poi un simbolo indiscusso di sensualità.
Ecco perchè molte donne sentono il desiderio di modificarlo, quando non le appaga. Ingrandirlo, rialzarlo e, perchè no, ridurlo. Ovvero di sottoporsi a un intervento di Mastoplastica.
Nell’epoca dell’apparire e dell’immagine, del confrontarsi fin dalla prima adolescenza con modelli ritenuti “perfetti”, e quindi da emulare (inevitabile dare molta colpa ai “socials” per questo aspetto ), tale esigenza si manifesta prima rispetto al passato. Non è quindi strano che a chiedermi di rifarsi il seno siano ragazze già a 20 anni. Non infrequentemente anche meno.
Chirurgia in giovane età
Una ragazza a 20 anni guardandosi allo specchio vedrà circa il seno che avrà. Nulla, dal punto di vista dello sviluppo, si modificherà ulteriormente. In altre parole, “i giochi sono sostanzialmente fatti”.
Tuttavia esistono situazioni in cui la mammella potrebbe ancora cambiare, quali, per esempio:
- importanti cambi di peso;
- gravidanze;
- alterazioni ormonali.
Sono queste, però, circostanze patologiche oppure limitate a periodi di vita particolari. Quindi è un poco complicato contare su di esse nella speranza di avere un seno magari migliore di quello che si ha. In realtà poi i cambiamenti in tali occasioni solitamente non abbelliscono il seno.
Perchè rifarsi il seno?
Una giovane ragazza potrebbe non trovarsi bene con le proprie mammelle per tre motivi:
- sono troppo piccole o inesistenti. E se lo sono a questa età difficilmente la situazione cambierà, come abbiamo visto.
- Sono scese e magari anche svuotate, magari a causa di una dieta drastica e quindi un dimagrimento importante. Evento certamente non inusuale durante l’adolescenza.
- Sono troppo grandi. Ebbene sì, se un seno grande per molte è un sogno, spesso per chi lo ha per costituzione è un vero incubo. Ancor di più se “poco capace” di gestirlo.
A ogni situazione la propria Mastoplastica.
Fortunatamente nel rifarsi il seno, anche a 20 anni, si riesce a porre rimedio a ciascuno dei tre problemi appena evidenziati. Entro quindi più nel dettaglio.
Seno piccolo
L’ intervento di Mastoplastica additiva è la chirurgia che permette di aumentare le dimensioni del seno. Occasionalmente può anche apportare un miglioramento anche in caso di asimmetria di volume. Usando due protesi di dimensioni differenti.
- La scelta del corretto ausilio è di vitale importanza. Ne definisce sicuramente il volume, ma anche la forma e, soprattutto, la naturalezza del risultato.
- Per molti anni le protesi sono state ritenute dei semplici addizionatori di volume. Fortunatamente nel tempo si è capito che sono loro a definire buona parte della qualità del lavoro. La ricerca lavora e ha lavorato con questo scopo. Potresti leggere qui per capire meglio ciò a cui mi sto riferendo:“Protesi al seno: le migliori marche per risultati naturali”.
- Per quel che mi riguarda, ho trovato nelle protesi Motiva l’ alleato ideale nel poter offrire il miglior risultato alla paziente. Ti svelo il perchè qui: “L’evoluzione della protesi ergonomica Motiva”.
- La protesi viene inserita in una tasca appositamente creata che potrebbe essere di 4 tipi a seconda del piano anatomico scelto: sottoghiandolare, sottofasciale, sottomuscolare e “dual plane”. Quest’ultima sembra essere al momento la preferita della maggior parte dei chirurghi che svolgono questo intervento. Avendo aggiunto naturalezza e ridotto alcuni possibili problemi correlati a una collocazione solamente retromuscolare . Se ti interessa capirne di più: “Mastoplastica additiva, la tecnica Dual Plane per rimodellare il seno”.
- Le protesi oggi non hanno più una durata limitata. Come ogni oggetto sono certamente soggette ad usura, ma la qualità dei materiali fa realmente la differenza.
- Ovviamente bisogna sempre tenere il loro stato sotto controllo con degli esami periodici e cambiarle qualora necessario. Parlando qui di ragazze giovani, e quindi con una aspettativa di vita davanti ancora maggiore, il mio consiglio è proprio quello di indagarne le caratteristiche e optare per protesi che siano qualitativamente più valide. Comunque, per sapere di più sulla loro “vita”, ti consiglio:“Sostituzione protesi al seno: ogni quanto si cambiano?”.
- Le protesi oggi non hanno più una durata limitata. Come ogni oggetto sono certamente soggette ad usura, ma la qualità dei materiali fa realmente la differenza.
Quando il seno è troppo grande
Nella società in cui viviamo un seno bello deve essere abbondante. O almeno questo ci fanno pensare i media e i loro protagonisti. Ma questo è tutto meno che semplice da gestire. Se tale “sacrificio” è però conseguente a una propria scelta, lo si affronta certamente con più decisione e sfrontatezza. Tuttavia quando la scelta l’ha fatta Madre Natura, le cose cambiano un poco e si complicano.
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- Ricordiamo che un seno procace, oltre al volume, porta con sè un peso più consistente e con esso vari problemi correlati alla salute. Ma anche all’ autostima. Tutto ciò che si ripercuote poi sul quotidiano. Difficoltà nelle comuni attività, ma anche nel vestirsi, per esempio.
- Se sei in questa situazione e stai valutando un ridimensionamento, forse questo articolo ti potrà aiutare:“Mastoplastica Riduttiva: quando farla?”.
- Le difficoltà psico fisiche nel piccolo di ogni giorno nel tempo diventano dei macigni e sono il motore principe che fa scatenare la voglia di ridurre delle mammelle troppo abbondanti.
- Un seno grande poi è più facilmente soggetto anche ai danni del tempo. Tipicamente la gravità che si esprime con più veemenza sui volumi e pesi maggiori.
- Per “togliersi da questo ingombro”, si può ricorrere all’intervento di Mastoplastica riduttiva,
- E’ sicuramente una chirurgia invasiva, ma lascia cicatrici che andranno a sbiadire e in punti nascosti da qualsiasi intimo o costume.
- Vorrei però aggiungere che la chirurgia di per sè è risolutiva e definitiva, ma ci sono delle situazioni che potrebbero far riaumentare il volume del seno. Se vuoi capire come scongiurare questa evenienza:“Dopo l’intervento di Mastoplastica riduttiva il seno ricresce?”.
Il seno che scende e perde tono
Quest’ultimo caso è conosciuto da molte donne che abbiano da una seconda-terza in su. Pertanto si tratta di una condizione comune. La parola “ptosi” si indica una discesa. Un cedimento di una parte del corpo umano. Accade quindi anche nel seno.
- Ben sappiamo che lo sviluppo durante l’adolescenza talvolta reca con sè, oltre all’aumento di seno, un aumento generale di massa grassa.
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- Le nuove forme e dimensioni abbondanti possono spaventare o mettere a disagio. Tutto ciò per dire che a un certo punto, una ragazza può sentire il bisogno di dimagrire. Sempre per il discorso del “tutto e subito”, correlato sia alla giovanissima età ma anche a questo periodo storico, magari lo si fa senza rispettare le giuste tempistiche.
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- Dimagrire significa perdere grasso in tutto il corpo, seno compreso. Se lo sbalzo di peso è alto, può capitare che, per quanto ancora elastica, la pelle non riesca a seguire la diminuzione di volume al suo interno divenendo un contenitore svuotato di contenuto. Nel nostro caso due mammelle il cui volume rimasto si stipa nella parte bassa, come in una borsa semi vuota. Situazione decisamente difficile da accettare, ancor di più in giovane età.
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- Ci sono alcuni accorgimenti che possono migliorare la situazione, ma se e solo se ad uno stadio molto iniziale. Te li espongo qui:“Tutte le tecniche per rassodere il seno senza chirurgia plastica”.
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- La soluzione vera è l’intervento di mastoplastica di sollevamento, meglio conosciuto come Mastopessi. Ovvero l’eliminazione della pelle in eccesso per riportare la pelle/contenitore proporzionale al grasso e ghiandola/contenuto.
- Talvolta, il volume rimasto può essere poco, si può allora ricorrere all’uso di una piccola protesi. Potrebbe essere una soluzione soprattutto se in giovane età, dove un pò di volume in più può dare maggiore sicurezza. Con dei limiti, tuttavia, rispetto a un semplice aumento di seno. Analizzo questo punto in:“Mastopessi con protesi o senza protesi? I pro e i contro”.
- Anche per questa chirurgia le cicatrici possono essere più estese, ma comunque coperte da qualsiasi capo di abbigliamento.
- Per affrontare il tema delle cicatrici, nelle chirurgie al seno, ti consiglio:“Cicatrici del seno rifatto: ecco tutta le verità!”
Rifarsi il seno a 20 anni?
Come si è ben capito dall’articolo, i 20 anni possono essere l’età giusta in cui intervenire su un seno non soddisfacente. Avendo una donna ancora tutta la vita davanti, potrebbe essere una scelta che sicuramente cambia in meglio la sua vita.
Come per ogni intervento, ma in questa delicata fase della vita ancor di più, è essenziale la scelta del giusto chirurgo che sappia indirizzare la paziente verso la scelta migliore. Nonchè spiegarle al meglio cosa comporti ogni chirurgia, onde evitare di pentirsi subito o nel tempo. Qualche suggerimento per fare la giusta scelta:“Come scegliere il chirurgo plastico? I 5 fattori da considerare”.
Se sei ormai decisa che a rovinare il tuo corpo, ma anche ad “infastidire” la tua mente, sia un seno inadeguato e vuoi maggiori informazioni sulle diverse chirurgie al seno: “Scopri le Mastoplastiche”.
Se non ti vedi col tuo seno, qualsiasi sia il motivo, contattami, vedremo insieme come “dare una nuova vita” a te e a lui.