Mastopessi al seno: quanto sono visibili le cicatrici?

Mastopessi al seno: quanto sono visibili le cicatrici?

Se mi fosse chiesto quale sia la parte del corpo umano con “maggiore significato”, direi senza dubbio il seno della donna. Femminilità, sensualità e maternità sono tra i valori più importanti che rappresenta.

Per questo è anche la parte del corpo che maggiormente mi trovo a migliorare: addizionando, sottraendo o ridando tono e volume.

Purtroppo però, qualsiasi mio intervento, anche il meno invasivo, porta sempre ad una o più cicatrici.  Ovviamente un buon chirurgo saprà posizionarle nel punto meno visibile. Nonchè consigliare il percorso migliore di guarigione.

In questo articolo vorrei parlare delle cicatrici nella Mastopessi, intervento al seno che trova indicazioni quando avvengono determinati cambiamenti.

Cos’è la Mastopessi?

  • Il Lifting del seno, altro modo di chiamare questa chirurgia, si propone di migliorare il seno femminile. Come? Ridando tono e compattezza. Talvolta anche donando un pò di volume in più.
    • Se la richiesta è solo di risolvere la ptosi mammaria, ovvero un seno cadente, si parlerà di Mastopessi semplice.
    • Se la paziente vuole anche aumentare un pò il volume, con l’ausilio di una protesi, allora si parlerà di Mastopessi d’aumento. Per avere maggiori informazioni:“Mastopessi con protesi o senza protesi? I pro e i contro”.
  • Solitamente il problema principale per cui vi si ricorre è il cedimento cutaneo e dei legamenti di Cooper. Che insieme formano l’impalcatura di sostegno della mammella. Le cause principali del loro deterioramento sono:
    • importanti cambi di peso. Tipicamente diete drastiche o gravidanza.
    • L’invecchiamento.
    • Il peso del seno. Una mammella grande è sempre abbastanza cadente.
  • La situazione si definisce in diversi gradi, a seconda della severità. Tutte le condizioni sono operabili. Per approfondire questa classificazione ti rimando a:“Intervento di Mastopessi può correggere la ptosi mammaria?”.
  • Consiste nell’eliminazione di pelle in eccesso, il risollevamento della ghiandola mammaria e, talvolta, l’inserimento di protesi.

Quali possono essere le cicatrici?

Le cicatrici della Mastopessi dipendono sostanzialmente dalla quantità di cute che deve essere asportata. Direttamente proporzionale al grado di ptosi mammaria, ovvero di come il complesso areola-capezzolo sia posizionato al solco mammario.

  • Se la situazione è ancora accettabile, possono esserti utili dei suggerimenti per rallentarne la discesa: “Seno cadente? Scopri i 5 consigli che ti do su come rassodarlo”
  • Per la ptosi mammaria di primo grado, mammella appena cadente, solitamente la cicatrice è periareolare (tutto attorno all’areola).
  • Se invece la mammella è discesa  in modo più importante, ptosi di secondo o terzo grado, la cicatrice si estende potendo diventare periareolare e verticale, o ancora periareolare, verticale e inframammaria.
  • Le cicatrici del seno post Mastopessi si schiariscono nel giro di 8-12 mesi. Diventando quindi meno visibili.

Cicatrice periareolare

  • Si ha nei casi di chirurgia meno invasiva e prevede:
    •  una incisione circolare attorno all’areola;
    • a seguire l’escissione di un anello di pelle attorno ad essa
  • La cicatrice, una volta assestata e se la tecnica è stata eseguita correttamente, tende a vedersi poco essendo posizionata nel bordo dell’areola. Quindi in un’area di transizioni di colori.

Cicatrice periareolare e verticale

  • Si ha nei casi in cui la severità del cedimento è più avanzata, come menzionato poc’anzi. Bisogna quindi agire anche sulla parte inferiore della mammella. Prevede:
    • una escissione  di pelle non solo attorno all’areola ma anche nella porzione centrale del polo inferiore;
    • il susseguente riposizionamento superiore dell’areola.
  • La cicatrice, quando assestata, risulta poco visibile, nonostante l’ aggiunta della componente verticale che decorre dall’areola al solco inframammario. Quindi ben coperta da intimo e costumi.

Cicatrice periareolare, verticale e inframammaria

  • Si ha nei casi in cui la discesa del seno è davvero rilevante. Solitamente anche lo svuotamento è considerevole. Prevede quanto sopra con una escissione più ampia della pelle del polo inferiore.
  • Ne deriva una cicatrice anche estesa lungo il solco inframammario, oltre alle componenti attorno all’areola e verticale. Appare quindi come una “T” rovesciata.
  • La cicatrice, anche se estesa, risulta poco visibile, nascosta anche in questo caso da un qualsiasi indumento intimo o costume.

Come trattarle per guarirle al meglio?

Ogni chirurgo ha le proprie regole circa la guarigione delle cicatrici da Mastopessi. Tali suggerimenti sono solitamente dati nell’immediato post operatorio. Le più comuni:

  • Detergere la parte sin dai primi giorni. Dopo 48 ore le cicatrici sono chiuse. E quindi è già possibile fare una doccia.
    • La doccia permette all’acqua che passa sulle ferite di agire con una azione di pulizia meccanica.
  • Evitare l’esposizione diretta al sole (o lampade) per almeno sei mesi. E’ necessario coprire le cicatrici con un indumento.
  • Evitare l’attività sportiva per le prime 8 settimane post intervento. Tale da dare alla cicatrice il tempo di fortificarsi senza subire eccessive trazioni quando ancora troppo debole.
  • In caso di cicatrici che abbiano la tendenza ad indurirsi ed ispessirsi (lo si vede dopo 6-8 settimane), possono essere consigliate delle creme a base di silicone da applicare giornalmente.
  • Indossare sempre un reggiseno che, attraverso la sua azione di supporto,  limiti  la tensione che esiste lungo le cicatrici. Il reggiseno dovrebbe essere un amico fedele al servizio della donna. Sempre presente pertanto.  Per approfondire questo concetto, ti consiglio: “Reggiseno post mastoplastica, per quanto tempo utilizzarlo?”.

In conclusione

Le cicatrici di una Mastopessi possono essere talvolta abbastanza estese. Ciò succede in caso di rilevanti rialzamenti di seno. Infatti, in quelle situazioni, la chirurgia deve rimuovere un’area più ampia di pelle eccedente.

Tali cicatrici sono generalmente nascoste bene da qualsiasi intimo. Nel giro di 8-12 mesi tendono a sbiadire e vedersi molto meno in ogni caso.

Per approcciare in modo più completo questa chirurgia e tutto quello che ne concerne prima e dopo: “Scopri l’intervento di Mastopessi”.

Se invece preferisci parlarne con me, contattami per un consulto.

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