Fa male togliere i punti della mastoplastica additiva? La verità

Fa male togliere i punti della mastoplastica additiva? La verità

Sono ormai diversi anni che lavoro nel mondo della chirurgia estetica. Sia in Italia che all’estero. Ho dunque avuto migliaia di pazienti. Le domande principali che mi vengono sottoposte sono spesso le stesse. Sulla chirurgia, sul post operatorio e sul risultato. Tuttavia talvolta se ne aggiungono altre sugli aspetti più diversi, solitamente scaturite da piccole paure personali o inesattezze riportate dal web.

La Mastoplastica Additiva è certamente la chirurgia che ho eseguito e continuo ad eseguire maggiormente. Parliamo di dare un seno più sodo e voluminoso alle donne con le quali Madre Natura è stata meno clemente. Oppure perchè le circostanze della vita che lo hanno rovinato. La gravidanza, per fare un classico esempio.

Si va quindi a migliorare una parte iconica della donna: il décolleté. Cercando di renderlo il più possibile  “perfetto” per quelli che sono i canoni della paziente. E, per quanto mi riguarda, ricercando sempre la massima naturalezza.

Per avere le prime informazioni su questa chirurgia ti invito alla lettura della sessione dedicata alla Mastoplastica Additiva del mio sito. Se invece preferisci avere informazioni più precise e riguardanti tutto il mondo della chirurgia al seno, puoi scaricare il mio libro: “Mastoplastica Moderna”. Lo trovi a questo link gratuito nella sua versione digitale.

Una paura che unisce molte donne è la possibilità di soffrire nel post operatorio. Cosa purtroppo normale dopo un trauma. Ma qui non voglio parlare del dolore dato dalla chirurgia e dal suo periodo di guarigione. Bensì di un appuntamento tanto rapido quanto temuto: togliere i punti.

Ma fa veramente male togliere i punti della Mastoplastica Additiva?…Vediamolo insieme.

I punti di sutura

Ogni qualvolta si ha una lesione lineare della cute del nostro corpo, c’è la necessità mettere dei punti. Servono per:

  • riavvicinare i lembi della ferita perchè si cicatrizzino al meglio;
  • tenerli uniti quando ancora il processo cicatriziale non è avvenuto. O è solo nella sua fase iniziale.
  • posizionare e/o sostenere i tessuti  nella corretta posizione;
  • chiudere vasi sanguigni per evitare emorragie.

Insomma suturare è un’azione sempre presente in ogni chirurgia. E si adatta a diverse esigenze, come visto qui sopra. Ecco perchè esistono diversi tipi di punti chirurgici.

Tipi di punti

A seconda dell’utilizzo, ne esistono 2 tipologie:

  • Assorbibili, relativamente recenti, ma comunque in uso già da diversi decenni.
    • La durata spazia generalmente tra 30 e 90 giorni circa, dopodiché si “sciolgono” e dunque non vanno rimossi.
    • Si utilizzano per lo più per suture interne, ma non solo.
  • Non assorbili. I classici punti che tutti conosciamo e abbiamo visto qualche volta.
    • Quando esterni vanno rimossi con tempistiche proprie di ogni incisione, chirurgia e  paziente.
    • Possono essere usati anche per tessuti interni. In quel caso permangono poi nel corpo per tutta la vita, senza ovviamente arrecare alcun danno.

A oggi non esistono solo i classici punti costituiti da “ago e filo”. Ma anche:

  • punti metallici. Vengono messi con l’ausilio di uno strumento molto simile alla graffettatrice da ufficio. E similmente tolti con un attrezzo che li apre, proprio come la pinza per graffette da carta.
    • sono più veloci da mettere,
    • sono però poco amati dai chirurghi plastici in genere. Tendono a essere meno precisi e lasciare il segno del loro “passaggio”, rendendo la cicatrice finale meno attraente.
  • Strisce adesive (steri strips), ossia dei cerottini, per capirci.
    • Veloci e indolore da mettere e togliere,
    • Se usati da soli, sono molto meno precisi e resistenti. Non sono adatti in aree dove i bordi della ferita possono essere trazionati e allontanati tra loro più facilmente. Buoni quindi solo per lesioni minime e superficiali,
    • molto utili nel curare ferite della cute nei bambini, soprattutto in pronto soccorso,
    • in chirurgia vengono usati spesso, ma solamente come supporto a una sutura sottostante.
  • Colla adesiva. Ovviamente parliamo di un gel appositamente studiato che si utilizza come una colla liquida.
    • Aderisce su quasi tutti i tipi di tessuto umano,
    • si asciuga e agisce in poche decine di  secondi,
    • si stacca in 5/7 giorni. Si deduce che si può utilizzare per ferite poco profonde e con poca tensione superficiale,
    • similmente agli steri strips, rappresenta un’ ottima soluzione per i bambini,
    • anche qua, come per gli steri strips sopramenzionati, è usata in chirurgia come supporto a una ferita già suturata “tradizionalmente”,
    • la rende inoltre impermeabile, permettendo di fare la prima doccia già entro 24 ore dalla chirurgia.

I punti nella Mastoplastica Additiva

Questa chirurgia negli anni è divenuta sempre meno invasiva. Sia nella procedura che nei segni del post operatorio.

La tipologia di sutura scelta è a pura discrezione del chirurgo. Possono essere usati punti non assorbibili per l’esterno e assorbibili negli strati profondi dell’incisione. Oppure anche tutti assorbibili. Dal punto di vista del risultato finale non cambia granchè.

Qualora si utilizzassero dei punti non assorbibili per la sutura più esterna, la rimozione avviene classicamente dopo un 10-14 giorni, con la possibilità di allungare tale tempo, laddove fosse  necessario e indicato per ragioni puramente cliniche.

Tale sutura è rappresentata generalmente da un punto solamente che scorre appena sotto la cute (intradermico). La rimozione consiste quindi nello sfilarlo, manovra che richiede non più di un paio di secondi.

Ma fa male togliere i punti della Mastoplastica Additiva?

No, nella gran parte dei casi è così veloce che il paziente non si accorge nemmeno che è avvenuta la rimozione del punto.

In un numero limitato di pazienti viene riferito un lieve pizzichio, più che sopportabile.

Detto questo, l’esperienza di ogni chirurgo insegna che il concetto di dolore è un qualcosa di molto soggettivo, quindi va tenuta in considerazione la soglia individuale di ciascuno, che a volte può essere veramente molto bassa. Pertanto non si può quindi escludere a priori che non susciti una qualche dolenzia (minima) in una percentuale comunque bassissima  di pazienti.

Certo è che togliere i punti sono l’ultima cosa da considerarsi dolorosa dopo una Mastoplastica Additiva. Per addentrarti meglio in questo argomento ti consiglio la lettura di:  “Fa male rifarsi il seno? La verità sulla Mastoplastica”.e “Mastoplastica Addittiva, quello che devi sapere sul post operazione”.

Vuoi un seno pieno e sodo, ma hai delle paure che ti frenano? Parliamone insieme, in modo da superarle e rendere il tuo sogno una meravigliosa realtà.

 

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