Quando si parla di chirurgia plastica, il seno è certamente una delle prima parti del corpo a cui si tende a pensare.
Quale donna non vorrebbe un bel seno. Ma esiste la forma del seno perfetto?
La perfezione nel corpo umano.
La perfezione è la caratteristica che definisce un oggetto o un soggetto come al suo limite massimo d’evoluzione, privo di difetti e compiuto. Una lettura più profonda potrebbe vedere nel concetto di perfezione anche una sorta di immobilità.
Per quanto si possa tendere ad attribuirle un valore oggettivo, il concetto di “perfezione” applicato al corpo umano è piuttosto legato a :
- qualcosa di soggettivo;
- culture e periodi storici in cui è contestualizzato.
Il corpo umano infatti è tutt’altro che privo di difetti. Anzi lo definirei un conglomerato di piccoli difetti ed asimmetrie. Non parlo di quelle caratteristiche che non ci piacciono, ma di tutte le apparenti “inesattezze”di cui si compone per natura. Troviamo asimmetrie dappertutto: nelle ossa, nei muscoli, sino alle diversità cromatiche della pelle per nei e macchie. Puoi approfondire l’argomento in:“Chirurgia estetica e simmetria: tutto quello che devi sapere!”.
In più dobbiamo anche considerare che il corpo umano non è mai in una forma statica e perenne, ma in continua evoluzione. Lo cambiano le stagioni della vita, ma anche variabili quotidiane, come ciò che mangiamo, ciò che facciamo o gli agenti esterni.
Chirurgia plastica e la perfezione nel seno.
Se la perfezione non fa parte del corpo umano, ovviamente non è prerogativa nemmeno del seno. Il quale infatti:
- è rappresentato da due mammelle mai perfettamente simmetriche fra loro per forma, dimensione e posizione.
- Similmente al corpo in generale, ma in maniera ancora più accentuata, esso cambia spesso durante tutta la vita. Dalla pubertà alla menopausa a causa dei fisiologici cambiamenti ormonali. Come anche per significative variazioni di peso corporeo. Oppure per altri fattori correlati allo stile di vita (es: sport, uso del reggiseno, alimentazione, fumo ecc).
Trovare un seno realmente perfetto sotto tutti i punti di vista non è cosa reale.
Bisogna dire che si sono fatti studi e ricerche per cercare di definire la forma perfetta del seno.
Leggendo un poco nella letterattura a riguardo, alcuni vorrebbero che la perfezione del seno sia data da tre numeri: 45, 55, 20. Ovvero:
- 45% del volume deve stare nel polo superiore.
- 55% del volume deve stare nel polo inferiore.
- 20 gradi è l’inclinazione perfetta del capezzolo verso l’alto. Questo deve essere centrato frontalmente nella mammella.
Dare questo tipo di numeri è accettabile solo se vengono poi considerati solamente come un riferimento abbastanza approssimativo. Qualcosa a cui tendere.
Infatti ben sappiamo come la medicina sia tipicamente fatta da molteplici gradazioni, per ogni suo aspetto. Pertanto è abbastanza pericoloso per il paziente fissarsi su dei numeri assoluti. E’ un approccio che definirei potenzialmente fuorviante.
Applicare dimensioni precise al corpo umano, come fosse una struttura statica ed immutabile, mentre invece, come abbiamo visto, esiste solamente in un flusso di continue modificazioni durante tutta la vita, non è forse il modo migliore di porsi quando si vuole migliorare qualche parte del proprio corpo.
Cenno alle chirurgie possibili plastiche del seno..
Sono tre:
- Aumento del volume: ovvero la mastiplastica additiva. Il risultato dipende da:
- protesi utilizzata: forma, diametro, dimensione e materiale;
- tecnica usata e quindi dalla posizione della protesi: sopra il muscolo, sotto il muscolo, dual plane. Quest’ultima è l’unione delle precedenti, quella più evoluta e attualmente quella più usata. Ottime informazioni le puoi trovare in: “Mastoplastica additiva, la tecnica Dual Plane per rimodellare il seno”.
- Diminuzione del volume: ecco la mastoplastica riduttiva.
- Si procede togliendo parte della ghiandola mammaria e dell’adipe.
- Il seno oltre ad essere ridotto è anche riposizionato.
- Rialzamento: la mastopessi.
-
- Si rimuove la pelle in eccesso ottimizzando la posizione del seno che viene sollevato.
- Talvolta può essere consigliato armonizzare il risultato con l’ausilio di una piccola protesi. Trovi maggiori a riguardo informazioni in:“Mastopessi con protesi o senza protesi? I pro e i contro”.
Alla ricerca della forma perfetta del seno con la protesi?
La chirurgia plastica del seno si avvale della capacità del chirurgo cercare di avvicinarsi alla sua teorica “forma perfetta”. Ed in molti casi, per perseguire questo obbiettivo, si rende necessario l’uso delle protesi di silicone. Le quali sono scelte in base a:
- forma
- tonde: hanno una più equa distribuzione del volume
- anatomiche: ovali, teoricamente più simili ad un seno naturale, il volume è maggiore nel polo inferiore.
- Proiezione, ovvero di quanto “sporge” la protesi.
- Volume. E’ fondamentale non esagerare si si ambisce ad un risultato naturale. Indipendentemente dalla forma della protesi.
- Composizione, vale a dire il tipo di involucro ed il gel di silicone di cui sono fatte.
Queste semplici variabili aprono un numero molto alto di possibilità teoriche di scelta. Il chirurgo però sa già che molte dovranno essere scartate a priori perchè non adatte alla paziente.
La protesi ideale non dovrebbe vedersi mai. La sua funzione dovrebbe essere quella di dare un volume senza che se ne precepisca la presenza. Adattandosi il più possibile alla anatomia della paziente. Ottimizzando quindi quello che è già presente potenzialmente in natura. E questo è tanto più possibile quanto più il gel di silicone è morbido.
Pensare invece di cambiare la forma del seno facendo perno su una protesi con una forma predefinita (unita alla consistenza più rigida di cui queste protesi anatomiche sono fatte), aumenta sicuramente il rischio che la protesi venga poi percepita allo sguardo oppure al tatto.
Se oltre che aumentare il volume si volesse cambiare la forma del seno (e quindi la distribuzione dei volumi in esso), meglio sarebbe fare ricorso al trasferimento selettivo di grasso nel seno. Certamente una modalità estremamente più naturale per cambiare la forma del seno. E’ quello che si propone di fare la mastoplastica additiva ibrida o composita.
Per quanto mi riguarda, ormai da diversi anni mi affido alle protesi “Motiva” che, a seguito di moltissima ricerca, riesce ad offrire protesi tecnologicamente avanzate ed esteticamente naturali. Se vuoi avere maggiori informazioni in merito:“Protesi al seno: le migliori marche per risultati naturali”.
Pensieri finali sulla chirurgia plastica del seno
La perfezione è nella realtà qualcosa di innaturale, non propria dell’essere umano. Il fuorviante concetto di “perfetto” dovrebbe piuttosto riportare a ciò che è comunemente definito bello. Vale a dire a qualcosa che generi una immediata sensazione di piacevolezza quando lo si guarda. Questo viene solitamente ottenuto quando si crea un buon bilanciamento tra i volumi , posizioni e proporzioni delle diverse parti in gioco (seno, torace, spalle, addome e bacino). E questa armonia può esistere molto bene anche in presenza di moderate asimmetrie del seno stesso oppure del torace.
Per approfondire la più comune chirurgia plastica del seno potresti leggere: “Scopri tutto sulla Mastoplastica Additiva” oppure contattami, troveremo insieme la forma del seno “perfetto” per te.