Il naso è sicuramente uno dei protagonisti della chirurgia estetica.
L’Intervento di Rinoplastica è decisamente tra le chirurgie più eseguite, in particolare se si considerano entrambi i sessi. Per conoscerla in sintesi ti consiglio la lettura della sessione del mio sito a essa dedicata. Mentre se volessi approfondire l’argomento, ti rimanderei alla lettura del mio libro: “Rinoplastica proporzionata”. Scaricalo gratuitamente.
Nella prima visita, solitamente uso parlare di tutti gli aspetti della chirurgia. Si parte dal problema, deve essere infatti il paziente stesso a dirmi ciò che non gli piace del suo naso. E si continua discutendo il possibile risultato ottenibile e quindi si definisce la chirurgia più adatta. C’è poi una terza parte molto importante da discutere, ovvero il percorso della guarigione.
Ed è parlando di quest’ultimo aspetto che si vanno a toccare punti apparentemente banali, ma che fanno parte del quotidiano. Una domanda che, per esempio, mi viene spesso fatta è: “Come soffiare il naso dopo una Rinoplastica?”.
La Rino(setto)plastica
In realtà sotto questo nome si nascondono due differenti chirurgie.
Rinoplastica estetica la quale apporta una miglioria della forma e dimensione del naso principalmente.
Rinosettoplastica: oltre all’estetica restituisce anche una corretta funzionalità.
Puoi capire meglio la differenza leggendo: “Le differenze tra l’intervento di Rinoplastica e la Settoplastica”.
Entrambe le chirurgie hanno un percorso similare ma con qualche differenza nel tempo chirurgico.
Esso può infatti spaziare generalmente tra 1 e 2 ore, a seconda del tipo di correzione e della difficoltà intrinseca del caso specifico.
Mentre il post operatorio, che qui vogliamo intendere come il tempo necessario per riprendere la propria vita sociale, si aggira intorno alle due settimane.
In poche parole parliamo del tempo necessario perchè i lividi e i gonfiori attorno agli occhi non siano più visibili.
L’assestamento completo richiede invece molto più tempo. Con esso intendiamo l’assorbimento completo del gonfiore che coinvolge le strutture nasale. Ma anche e soprattutto a retrazione del tessuto fibroso (o cicatriziale) che si forma sotto la cute durante le prime settimane. Parliamo di almeno 12 mesi anche se in alcuni casi si va oltre questo termine. In particolare qualora si avesse una pelle più spessa e sebacea.
Quest’ultima tempistica indica la totale risoluzione del trauma chirurgico e il raggiungimento del risultato definitivo.
Penso sia importante dire anche che:
sebbene sia il chirurgo a dover programmare l’intervento, il paziente deve sempre essere coinvolto. Dare al paziente tutti i chiarimenti necessari e approfondire ogni sfaccettatura di tutto il percorso, rende l’operando più consapevole e spesso permette di ridurre l’ansia che sottoporsi a una chirurgia può arrecare. E’ inoltre fondamentale per capire bene il tipo di miglioria raggiungibile. Puoi saperne di più in: “Nasi Rifatti Naturali: i segreti della Rinoplastica eseguita bene” e “Intervento di Rinoplastica: come scegliere il naso che vorresti?”.
L’idea tanto diffusa che l’Intervento di Rinoplastica sia molto doloroso è solo un retaggio del passato. Anzi, anche in passato non è mai stata una chirurgia dolorosa. Lo può essere però la rimozione dei tamponi nel post operatorio, ma solo se lo si fa a diversi giorni di distanza.
I tamponi sono ancora molto utilizzati. E giustamente, direi. Più comunemente quando si correggono il setto e i turbinati. Per avere delucidazioni su questi argomenti, ti inviterei alla lettura di:“La paura dell’intervento di Rinoplastica: con o senza tamponi?”. Mentre per rassicurarti sul dolore in generale, ti lascerei alla lettura di: “Quanto è doloroso rifarsi il naso? Tutte le verità sulla rinoplastica”.
“Come soffiare il naso dopo una Rinoplastica?”
Prima di affrontare questo quesito è bene fare una precisazione.
Sentire il naso “tappato” per i primi giorni e settimane è normale. Potrebbe inoltre esserci un iniziale problema di respirazione, anche se la chirurgia è stata fatta principalmente per un miglioramento funzionale. Ciò è dovuto al gonfiore interno delle mucose che hanno pochissimo spazio per espandersi, creando così un’ ovvia ostruzione al flusso aereo. Passerà certamente.
In tale situazione si potrebbe essere tentati a “soffiare” per liberarlo, ma in realtà ciò non sarebbe una manovra consigliabile poichè non porterebbe ad alcun risultato. Oltre a causare potenziali problemi che ti spiego a breve.
Meglio sarebbe detergere sin da subito l’interno del naso con una soluzione fisiologica. Da farsi regolarmente durante le prime settimane. Questa pratica non libera il naso nell’immediato, ma contribuisce a pulirlo da croste e residui della chirurgia, egualmente fastidiosi.
Per capire meglio come potrebbe essere la respirazione nell’immediato post operatorio ti lascerei alla lettura di: Rinoplastica: la respirazione dopo l'intervento!
Se invece la necessità di soffiare il naso fosse un’esigenza reale per la presenza di muco che fuoriesce dalle narici, bisogna seguire delle specifiche tempistiche onde evitare di arrecarsi un danno.
Si potrà fare tranquillamente questo gesto, ma non prima delle due o tre settimane dopo la chirurgia. Inoltre applicando inizialmente una forza più limitata nell’esecuzione .
Il perchè è senz’altro comprensibile. La forza con cui si compie il gesto innalza inevitabilmente la pressione endonasale, cosa non consigliabile in questa fase per due ragioni principali:
Potrebbe contribuire a smuovere dei coaguli che si sono formati durante o appena dopo la chirurgia. L’ovvio sanguinamento ne sarebbe la conseguenza. Nulla di cui preoccuparsi, ma meglio evitare.
Le fratture ossee non si sono ancora fermamente saldate in posizione. Un aumento importante della pressione endonasale in questa fase potrebbe contribuire a muovere le ossa nasali. Anche di poco, ma sufficientemente per generare delle irregolarità della piramide ossea in seguito.
La soluzione, inizialmente, è quella di tamponare il naso con frequenza in modo da pulirne il muco presente. Non si potrà fare altro.
La sensazione di ostruzione è sicuramente fastidiosa, ma è passeggera. Bisogna solo avere pazienza, come suggerisce anche il nome stesso di chi si opera: paziente appunto. Sostantivo usato certamente non a caso.
Esiste una correzione che non implica alcun limite nel post: il Rinofiller. Non può paragonarsi alla chirurgia, ma per taluni è un’ottima soluzione o una piacevole anteprima del risultato chirurgico. Conoscila con: “Scopri la rinoplastica non chirurgica, grazie al filler per il naso” e “Rinoplastica non chirurgica: 3 consigli per il trattamento”.
Per avere altre informazioni su come possa cambiare la tua routine quotidiana nell’immediato post operatorio dell’Intervento di Rinoplastica ti lascio alla lettura di: “Cosa fare e non fare post intervento di Rinoplastica” e “Cosa mangiare dopo la Rinoplastica? 5 Consigli da seguire”.
Hai intenzione di operarti al naso, ma la cosa ti fa paura? Oppure hai magari domande sul post operatorio? Contattami, ti chiarirei ogni dubbio, spiegandoti poi come ti accompagnerei nel percorso più adatto a te.
