Vorrei parlarti in questo articolo dell’asimmetria, con particolare riferimento al seno.
E’ questo sicuramente un punto molto dibattuto in generale quando si discute di chirurgia estetica.
Vediamo insieme se esistono delle cause per un seno asimmetrico e se ottenere la simmetria sia cosa fattibile.
Seno asimmetrico: esiste la simmetria nel corpo umano?
- La discussione a riguardo nasce dal fatto che, nel parlar comune, si presuppone che la chirurgia estetica inglobi il concetto di “simmetria” di default. Si è convinti sia una sua parte integrante. In altre parole, si tende a conferire al chirurgo una capacità di ottenere ciò che nemmeno il Creatore o la Natura ha previsto. E cioè la simmetria del corpo umano.
- Per una qualche ragione, in questo “sentir comune” vi è una sovrapposizione di due concetti tra loro uniti da un legame inscindibile: simmetria e bellezza. Dove perché esista la seconda ci deve essere anche la prima. Si pensa forse che non sia possibile la bellezza senza simmetria dei volumi e delle forme.
- Ebbene, spero di non deluderti dicendoti che le cose non stanno proprio così. Si ignora completamente il fatto che anche la più bella modella, se analizzata in dettaglio, presenta innumerevoli asimmetrie di vario tipo, dalla testa ai piedi.
- Il corpo umano è fatto da due metà, le quali sono tutto tranne che perfettamente uguali.
- Molto comuni sono le asimmetrie ossee, tanto per cominciare. Per lunghezza, spessore, forma.
Superficializzandoci, arriviamo alle strutture muscolo-tendinee. Altro contesto dove l’asimmetria è la regola. Cosa molto nota a chi spende ore in palestra controllando giornalmente allo specchio la crescita del volume dei propri muscoli. Spesso asimmetrici per forma, volume o per come si inserzionano sulle ossa. - E ancora, la pelle, le sue pieghe e rughe, la distribuzione degli annessi piliferi (peli e capelli). Le unghie. Le strutture cartilaginee (naso ed orecchie).
- Insomma, non se ne esce. Il corpo umano è senza dubbio una bella macchina. Tuttavia è asimmetrica. Bella, bellissima, ma composta da due parti diseguali.
Quanto detto ti dovrebbe portare a comprendere che bellezza non significa simmetria e perfezione. Vorrei associassi invece questo concetto più all’equilibrio ed armonia delle varie forme e volumi tra loro. Non alla loro perfezione e simmetria.
Seno asimmetrico: la bellezza sta nelle proporzioni
Venendo al seno, esso conferma appieno quanto ho appena spiegato. Infatti troviamo regolarmente le sotto citate asimmetrie:
- forma
- volume
- distribuzione del tessuto ghiandolare
- posizione del seno
- direzione del seno
- posizione del complesso areolo- capezzolo
- direzione del complesso areolo- capezzolo
Insomma, avere un seno più voluminoso, basso o largo dell’altro è cosa molto diffusa.
Altro aspetto spesso poco considerato, ma molto presente, è l’asimmetria della gabbia toracica e delle coste. Che molto influisce sulla proiezione e direzione del seno. Di solito poco percepita prima di un intervento, ma messa poi più in rilievo dell’uso di una protesi di silicone, per esempio.
Seno asimmetrico: dalla visita preliminare al risultato finale
- Il mio compito è accompagnarti in questa analisi del seno durante la visita preliminare. Che non significa farti nascere delle paranoie, ovviamente.
- Ma semplicemente farti prendere atto che ci potrebbero essere delle asimmetrie delle quali ignoravi la presenza. E che potrebbero esserci anche dopo l’intervento. Quando il tuo modo di guardarti allo specchio sarà molto più critico, proprio perché ti sei sottoposta ad un intervento. E potresti quindi rilevare delle differenza che c’erano già prima, in realtà.
- Detto questo, è un mio dovere quello di cercare sempre di ridurre al minimo queste asimmetrie, nei limiti del possibile. Sempre che questa correzione non implichi il creare un problema ancora più grande. Mi riferisco in particolare al lasciare cicatrici addizionali pur di correggere un minimo difetto.
E quali sono le armi a mia disposizione per ridurre (non “eliminare”, bada bene) una o più eventuali asimmetrie del tuo seno?
- Le protesi di silicone ci vengono parzialmente incontro. Ne abbiamo di diversi volumi e forme. Giocando un poco con le varie opzioni disponibili possiamo spesso migliorare la situazione portandola ad un livello di maggior accettabilità.
- L’uso del grasso, sempre più comune, da abbinare ad una protesi, ci viene ulteriormente in aiuto. Con esso possiamo infatti agire su una porzione o area specifica del seno (per esempio, aggiungendolo solo al polo laterale oppure inferiore). A differenza della protesi che invece va a portare un volume aggiuntivo in tutti i settori del seno abbastanza uniformemente. Per approfondire l’uso del grasso nella chirurgia al seno: “Mastoplastica con grasso corporeo o lipofilling del seno? Pro e contro”.
Concludo dicendoti che quanto appena detto si riferisce alle asimmetrie piccole o moderate del seno. Che sono la maggioranza e per le quali il miglioramento con la chirurgia a volte è indicato, altre volte no.
Nel caso di asimmetrie grossolane o macropsopiche invece il chirurgo è obbligato ad agire riducendone la visibilità. Infatti non sarebbe accettabile non fare nulla in questo senso.
La chirurgia del seno è sicuramente una delle più richieste, se vuoi approfondirla: “Scopri tutto sulla Mastoplastica additiva” . E proprio per questo circondata anche da molti quesiti. Ti svelo alcuni segreti in questo articolo: “Le domande che ricevo più di frequente sulle protesi al seno.”
Se hai altri dubbi che vorresti chiarire, non esitare a contattarmi per un incontro.