Il rinofiller è una la tecnica che la medicina estetica offre per modificare il naso.
Negli ultimi due anni ha preso via via sempre più piede, essendo oggi abbastanza richiesto.
In questo articolo andrò piu in dettaglio su un aspetto particolare del rinofiller: la correzione della punta cadente che fa apparire il naso lungo.
La tecnica
Consiste nell’ inettare un riempitivo nello spazio sottocutaneo, appena sopra la struttura portante del naso. La quale, ti ricordo qua, è costituita da:
- cartilagini, disposte a dare forma alla punta e alla metà inferiore del dorso;
- ossa nasali, a costituire la struttura della metà superiore del dorso.
Il punto di iniezione e la sua profondità sono importanti per evitare problemi quali necrosi di pelle oppure l’iniettare il filler direttamente in qualche vaso sanguigno. Sono eventi, questi, rarissimi, ma quando accadono creano complicazioni di importante rilevanza. Quindi è importante affidarsi a chi l’anatomia del naso la conosce veramente bene, per lavorarci sopra quotidianamente o quasi. Inutile dire che questa figura è rappresentata dal chirurgo che esegue la rinoplastica con continuità.
Indicazioni
Devi sapere che cambiare la forma del naso con l’uso di riempitivi ha delle indicazioni ben precise. Non è cosa applicabile a tutti i nasi.
- Il naso ideale per il rinofiller non può essere troppo grande in generale. E’, infatti, una tecnica che apporta modificazioni della forma aggiungendo un volume. Il che significa aumentare la dimensione complessiva del naso, anche se avente una forma diversa.
- Un’altra limitazione è data da un dorso con una gobbetta molto pronunciata.
- Una pelle eccessivamente spessa non ci aiuta nemmeno.
Ti espongo più dettagliatamente come valutare un rinofiller in:“Rinoplastica non chirurgica: 3 consigli per il trattamento”.
C’è poi una condizione particolare che analizziamo nel prossimo paragrafo.
La punta cadente
Uno degli inestetismi del naso, che lo allontatano da quella che sarebbe una forma vicino all’ideale, è la punta che appare come cadente o bassa. In condizioni normali una punta è definita nella giusta posizione in modo diverso nei due sessi.
- Nella donna, l’angolo tra il labbro e la base del naso dovrebbe essere leggermente ottuso, attorno a 100-105 gradi.
- Nell’ uomo invece la normalità circa un angolo retto, tra 90 e 95 gradi.
- Se vuoi indagare meglio le differenze di approccio: “Intervento di Rinoplastica per Uomo e Donna a confronto”.
Quando l’angolo diventa più stretto rispetto a quelle ampiezze, iniziamo a considerare la punta cadente.
Inoltre quando una punta è cadente aumenta la distanza tra la punta stessa e la radice del naso, intesa approssimativamente come la zona tra le due sopracciglia. In altre parole, il naso appare essere più lungo.
Alzare la punta del naso significa infatti anche accorciare la lunghezza del suo dorso.
Quale filler?
Il filler usato per modificare il naso è l’acido ialuronico. Dovrebbe essere sempre e solo questo per due importanti caratteristiche:
- È quello con la più alta capacità volumizzante, grazie alla sua elevata capacità di attrarre acqua.
- È l’unico filler che possa essere fatto riassorbire in poche ore tramite l’utilizzo di una sorta di antidoto: la ialuronidasi. Un enzima capace di metabolizzare l’acido ialuronico. Per nessun altro filler esiste questa possibilità. E quindi, in quei casi, non dovesse piacere o se la correzione fosse stata inadeguata, è necessario aspettarne il riassorbimento.
Detto questo, è importante che tu faccia tua una regola fondamentale. E’ assolutamente sconsigliato usare del prodotto iniettabile permanente sul naso. Nessun medico saggio te lo proporrebbe comunque. Oltre alle complicazioni associate ad essi (granulomi, ascessi , dislocamento, infezioni, visibilità), inficierebbero in modo importante l’esecuzione di una rinoplastica successivamente. Non dovrebbero mai essere usati, in realtà. Nel caso del naso ancora meno.
Se la molecola è l’acido ialuronico, la sua formulazione è altresì importante. Deve essere strutturato molecolarmente in modo da essere più solido e resistente. Questo discorso vale per ogni volta in cui si voglia modificare la forma del viso iniettando il filler in aree strategiche quali zigomi, contorno mandibolare e mento. La mia personale preferenza in questi casi è per “Voluma” di Allergan. Ma ne esistono pure di altre marche.
Rinofiller per la punta cadente
Il rinofiller per correggere una punta cadente viene applicato in due aree precise:
- Alla base della columella, che è quella striscia di cute che separa le due narici. E’ infatti lì che poggiano i piedi delle due cartilagini alari (o della punta nasale). Iniettando il filler in quella posizione si incrementa il loro supporto e si apre l’angolo tra il labbro e il naso che ti ho menzionato precedentemente.
- Sulla punta a generare quello che gli anglosassoni chiamano il “supratip break”. Che è quell’area di separazione tra la punta ed il dorso. Ciò permette di avere una punta che appaia non solo più definita ma anche più alta.
Cosi facendo il rinofiller permette di correggere anche un naso che sembri lungo.
L’uso del filler con questa finalità è tanto più efficace quanto piccola e leggera è la punta.
Pertanto è poco efficace per quei nasi che non solo avessero una punta grande oltre che cadente, ma caratterizzata magari anche da uno spessore della cute rilevante.
In questi casi l’unica speranza è la rinoplastica. Lo è ovviamente anche per tutti gli altri casi qualora si volesse un risultato permanente.
Nello specifico puoi leggere: “La Rinoplastica per la punta del naso come funziona?”.
Conclusioni
Correggere un naso lungo avente la punta cadente col rinofiller è certamente possibile, con le giuste indicazioni.
Il trattamento è ambulatoriale, rapido ma non permanente. L’unico modo efficace per modificare permanentemente il naso, e quindi anche la punta, rimane l’intervento chirurgico.
Se ti può interessare tutto ciò che la medicina estetica può offrire in termini di riempitivi: “Scopri i Filler Riempitivi!”.
Se invece vorresti approfondire ad oggi cosa offre la chirurgia per il naso: “Interventi Chirurgici al Naso: il punto della situazione”.
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