Una delle domande più popolari nel mondo della chirurgia estetica.
Ecco la risposta dell’esperto!
“La mastoplastica additiva ha bisogno di un tempo di recupero, prima di tornare alle tue attività routinarie.
Quanto sia questo tempo dipende da cosa fai; se lavori solamente in un ufficio, quindi attività con uno sforzo fisico limitato, dopo 7/10 giorni sicuramente puoi tornare a lavorare.
Se invece fai un’attività un pochino più intensa da un punto di vista fisico e muscolare, in quel caso ti consiglio di riposare per almeno 2-3, anche 4 settimane.
Se invece fai parte di quel gruppo di donne che sono super attive e che spendono la maggior parte del tempo in palestra, in quel caso ti consiglio almeno 6 settimane di riposo, in modo da partire poi con il massimo sprint!”
Quanto dura convalescenza dopo mastoplastica additiva?
La mastoplastica additiva è forse “la” chirurgia plastica per eccellenza. E’ la prima chirurgia a cui si pensa entrando nell’argomento ed anche la più eseguita. Inutile dire che interessa prettamente il mondo femminile.
Il seno della donna ha un forte significato nell’immaginario comune: rappresenta la femminilità, ma anche la maternità.
Ovviamente non tutti amano seni prosperosi e non tutte le donne li vorrebbero. La maggior parte delle pazienti che vengono da me richiedendomi questa chirurgia, vuole solo un seno con cui trovarsi bene, non necessariamente da esibire. Difficilmente mi vengono chiesti seni oltre la quarta misura. Seni molto grandi implicano una serie di problematiche, per questo sono solito ascoltare la paziente, ma poi dare il mio consiglio. Se la paziente esige forme che non sono in armonia col suo corpo preferisco non cimentarmi.
Il seno rifatto, per essere naturale e quindi ottimale deve sottostare a precise regole:
– La protesi deve avere la giusta misura, in modo che non si notino i bordi al di sotto della pelle;
– Il seno deve avere la giusta forma. Ovviamente ogni donna ha un seno diverso, per forma e attaccatura, ma possiamo dire che solitamente la parte inferiore ha un volume di poco maggiore rispetto alla parte superiore. Il capezzolo deve essere rivolto frontalmente;
– La protesi deve essere ben coperta e quindi viene più comunemente messa in una tasca sottomuscolare. A meno che il tessuto proprio della donna sopra il muscolo (ghiandola mammaria e tessuto adiposo) garantisca una copertura adeguata.
– La protesi deve essere di per sé un ottimo prodotto.
Io utilizzo le protesi Motiva, ormai da diversi anni, e trovo siano ad oggi le migliori. Hanno una composizione peculiare che permette loro di essere estremamente morbide: sono resistenti esternamente, ma create con un gel di silicone poco viscoso e quindi molto elastico. Ne consegue che sono protesi sicure e resistenti ma contemporaneamente molto naturali poiché seguono i movimenti del corpo e subiscono la gravità come un seno naturale.
In alcuni casi, per aumentare ulteriormente la naturalità del risultato può essere consigliato l’uso del grasso unitamente alla protesi (mastoplastica additiva ibrida) il quale permette oltre che dare un volume aggiuntivo molto naturale, anche di andare a modificare la forma del seno in modo settoriale qualora ve ne fosse la necessità per via di forme del seno naturalmente poco bilanciate.
L’intervento è eseguibile in anestesia generale oppure in sedazione profonda con anestesia loco-regionale. In entrambi i casi stiamo parlando di un intervento di circa un’ora tra tutto. La dimissione avviene in giornata nella grande maggioranza dei casi
Abbiamo quindi visto che oggi una donna che vuole aumentare il suo seno ha diverse strade percorribili, ma tutte hanno un periodo comune…
La convalescenza.
E qua vorrei soffermarmi con te in particolare su questo aspetto.
Come per tutte le chirurgie, la convalescenza è molto soggettiva, alcune persone si rimettono quasi subito, altre hanno bisogno di tempi un po più lunghi. Ci sono però step fissi che tutte le donne devono superare.
Eseguita la chirurgia, sono solito dimetterti entro poche ore, nella totale convinzione che il ritorno a casa permetta un approccio più rilassato al postoperatorio. Inoltre non usando drenaggi, potrai (e dovrai) muoverti in libertà sin da subito. Ad ogni modo rimango sempre reperibile e sono solito risentirti in giornata ed il giorno dopo per poi rivederti ad una settimana di distanza.
Arrivata a casa non dovrai far altro che riposare per almeno un paio di giorni. Quando dico riposare intendo però un riposo attivo, fatto di qualche camminata all’aperto e dei movimenti lenti e controllati con le braccia e le spalle. Dal terzo giorno in poi potrai, e te lo consiglio, iniziare a tornare progressivamente alla tua quotidianità.
Muoverti dopo un intervento chirurgico è essenziale per aiutare la guarigione e scongiurare possibili problemi.
Nei momenti di riposo è una buona idea stare sempre adagiata sulla schiena, magari con la testa lievemente alzata per facilitare la respirazione.
Subito dopo l’intervento, ti metterò due fasce, una sopra e una sotto il seno per assicurare le protesi nella giusta posizione. Ma soprattutto per applicare una pressione uniforma su tutto il seno a ridurre il gonfiore post- operatorio e la chance di sanguinamenti e formazione di ematomi. La fascia inferiore la potrai togliere il giorno seguente, mentre quella superiore dopo una settimana. La fascia inferiore verrà sostituita nel secondo giorno con una reggiseno contenitivo, sia di giorno che di notte. Non servono reggiseni medicali, basta un buon reggiseno sportivo. Ti consiglio quelli per il running, meglio se con allacciatura frontale poiché più facile da indossare in quei primi giorni dopo l’intervento.
Il reggiseno dovrà diventare il tuo miglior amico. Molte donne sono solite pensare che un seno rifatto, essendo pieno e alto non necessiti di reggiseno. Non c’è errore più grande. Certamente, una volta guarito, ti consentirà di indossare scollature che non permettono l’uso del reggiseno. Tuttavia dovrà essere una situazione occasionale, non la normalità.
Il tuo nuovo seno, per rimanersi alto e pieno, necessita, ora più di prima, di essere sostenuto. Il silicone pesa più del grasso, dunque la pelle che lo avvolge subirà uno stress maggiore a parità di volume rispetto ad un seno naturale. Il reggiseno sportivo potrai lasciarlo per uno classico dopo un mese, purché abbia una buona capacità contenitiva e di supporto. Un consiglio ulteriore è comunque di usare sempre una reggiseno morbido anche di notte.
Dopo una settimana, potrai riprendere il tuo lavoro, ammesso che non sia troppo impegnativo a livello fisico e soprattutto delle braccia. Al contrario ti chiederei di rimandare di un’altra o più settimane a seconda della intensità dello sforzo fisico con le braccia mentre lavori. Durante questo primo periodo potrai avere dei fastidi o una certa dolenzia. Non è inusuale sentire anche dei gorgoglii all’interno del seno: niente di insuperabile o preoccupante.
I dolori si controllano con i più comuni antidolorifici, mentre i gorgoglii sono semplicemente i fluidi che si sono creati durante la chirurgia e che il corpo assorbirà naturalmente.
Sempre nella prima settimana, esattamente dal terzo giorno in poi, potrai fare la doccia, anzi io te la consiglio.
La doccia ha una duplice finalità: funzionale e psicologica. L’acqua che scorre sulle ferite delle aree chirurgiche, dopo 48 ore ormai ben sigillate, aiuta a detergere la pelle attorno alle ferite mantenendo la zona più pulita. Che poi la doccia abbia un effetto rilassante è esperienza comune. Sicuramente concorderai. Dopo un evento carico di stress e tensioni come il sottoporsi ad un intervento chirurgico l’effetto benefico sopracitato assume una importanza ancora maggiore.
Quindi da 48 ore dopo la chirurgia il “via” alla doccia è fondamentale. L’acqua dovrà essere tiepida. Un sapone neutro farà al caso tuo, usato ovviamente con delicatezza. Lascia tranquillamente che l’acqua scorra sulla parte lesionata la quale, ovviamente, non dovrà mai essere frizionata con particolare energia. Lo stesso discorso vale quando si deve asciugare: basta un leggero tamponamento. E’ poi buona norma igienica asciugare prima l’area chirurgica con un asciugamano pulito (ogni volta) e poi le altre parti del corpo senza poi ritornare sulla ferita. Parlo di doccia, perché il bagno è sconsigliato, visto che l’acqua stagnante che andrebbe a toccare la ferita sarebbe meno pulita dell’acqua corrente della doccia.
Fatte queste operazioni di detersione, dovrai rifare le medicazioni e rimettere la fascia sopra il seno tolta per l’occasione.
Al termine della prima settimana ci vedremo per il primo controllo post operatorio. Il secondo, una settimana dopo, sarà per togliere i punti.
Da qui in poi, la tua guarigione sarà costante e progressiva. Ti sentirai sempre meglio, i lividi spariranno ed il gonfiore progressivamente andrà riassorbendosi.
Il fatto che ti stia sentendo meglio non ti autorizza a lasciarti andare ad attività sportive intense. Consiglio un ritorno ad una attività muscolarmente impegnativa per la parte alta del corpo (es. palestra) oppure situazioni di alto stress e tensione per la pelle del seno e la ferita (es. corsa, salti, balli) solamente dopo 6 settimane. A patto che la guarigione sia avvenuta senza intoppi. In caso contrario questo tempo di astensione dall’attività fisica potrebbe essere prolungato.
Quindi, riassumendo, solamente dopo sei settimane potrai dedicarti nuovamente appieno ad uno sport e riprendere a tutto tondo la tua vita.
Ci saranno poi altre visite di controllo durante il primo anno, ma più dilazionate nel tempo.
Il risultato definitivo in quanto a volume, forma e morbidezza si raggiunge dopo circa quattro-sei mesi, ma per la totale stabilizzazione ed assestamento delle cicatrici ci potrebbe volere anche un anno. Periodo durante il quale si potrà riprendere anche la sensibilità eventualmente persa durante la chirurgia.