Protesi a goccia o rotonde?
Un dibattito sempre attuale ed acceso è su quale sia la forma migliore di protesi da usare per una mastoplastica additiva.
Non è cosí raro imbattersi in pazienti che vengono per un primo consulto con una idea giá formata e definitiva su quale sia il tipo di protesi che vorranno usare. Hanno “ricercato” molto su internet… Oppure la loro amica, soddisfatta dal proprio intervento, è stata categorica: “Non farti mettere protesi diverse da queste”… e via dicendo. C’è infatti la credenza comune che solo con una protesi “ a goccia”, o anatomica, si possa raggiungere un risultato naturale. A volte questa scelta di protesi è verosimile e potrebbe essere adottata. Altre volte non appare per niente come una mossa appropriata e lungimirante. Ma far vacillare tale granitica certezza è realmente impresa ardua. Da parte del paziente non c’è atteggiamento peggiore, ovviamente.
Il fattore di gran lunga di maggior peso nel cercare di ottenere un risultato piacevole, cioè un seno che sembri un seno e non una palla, è la giusta scelta del volume della protesi da usare. Indipendentemente dalla forma. Un seno puó tranquillamente apparire naturale con una protesi rotonda e “rifatto” con una protesi anatomica. Spingere troppo in lá il volume della protesi scelta innalza inevitabilmente il rischio di avere un bel seno “a palla”. Che a qualcuno potrebbe anche piacere, ma che è indubbiamente lontano da qualsiasi canone di bellezza. Quindi, piuttosto che intestardirsi sulla forma della protesi è buona norma non esagerare col volume della stessa.
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