Naso storto dopo la Rinoplastica? Ecco cosa fare

Naso storto dopo la Rinoplastica? Ecco cosa fare

La Rinoplastica è  la chirurgia più richiesta al mondo se si considerano ambedue i sessi.

Il “movente” è certamente quello di  piacersi di più, come anche di piacere. In aggiunta a ciò, spesso, anche quello di migliorare la respirazione.

Come ti è facile intuire, l’eliminazione di entrambi questi tipi di disagio rappresenterebbe un cambiamento sostanziale della vita di chi dovesse averli.

Da dire però che, nonostante i grandi numeri, molti sono i chirurghi che preferiscono non eseguirla. O magari selezionare bene i nasi su cui lavorare. E’ infatti unanimamente accettato che tale intervento rappresenti la prova più complessa per un chirurgo estetico.

Ciò è principalmente dovuto a una sua difficoltà intrinseca unita a una certa imprevedibilità nel suo assestamento. Anche anche per i chirurghi più esperti.

Può allora succedere che dopo una chirurgia, anche se perfettamente progettata ed eseguita in sala operatoria, possa permanere un qualche grado di difetto. O possa comparire nella fase di guarigione.

In questo articolo ti voglio parlare in particolare di come possa capitare di avere il naso che permane “storto” dopo una Rinoplastica. E ovviamente di come risolvere la questione.

Per approfondire questo o altri temi inerenti alla chirurgia estetica del naso ti consiglio la lettura del mio best seller: “Rinoplastica proporzionata”.  Lo puoi scaricare gratuitamente in formato digitale sul mio sito.

Se invece preferisci una lettura meno impegnativa, allora ti inviterei a leggere il mio sito.

La Rinoplastica

Mira a risolvere un difetto “sotto gli occhi di tutti”…e di se stessi. Quindi è sostanzialmente impossibile da mascherare. E ovviamente, va da sè, se non si procede con la chirurgia, rimarrà da “sopportare” o “accettare”.

Uomini e donne hanno lo stesso fine quando mi richiedono di intervenire. Detto ciò, però, esistono piccole differenze tra i due sessi e dalle quali dipendono l’armonia del viso e il rispetto dei canoni estetici. Per approfondire questo tema ti suggerisco la lettura di: “Intervento di Rinoplastica per Uomo e Donna a confronto”.

Le difficoltà della Rinoplastica

Nell’introduzione abbiamo già detto quanto l’esecuzione di questa chirurgia sia ardua. Vorrei quindi subito dire che la scelta del chirurgo assume una importanza rilevante.

Un ottimo curriculum e un numero elevato di casi devono essere il punto di partenza per la scelta. Ti lascio un articolo dove potrai trovare qualche altro utile consiglio:“Come scegliere il chirurgo plastico? I 5 fattori da considerare”.

Vediamo però cosa la rende così insidiosa:

  • la posizione. Esattamente al centro del viso e per di più sporgente. Perennemente esposta, salvo forse episodicamente in inverno. Come conseguenza è difficilmente mascherabile.

  • La sua dimensione ridotta. Si lavora in spazi piccoli e quindi il margine di errore è molto ristretto.

  • Eccoci alla funzione, che rappresenta in realtà l’aspetto più importante. Mi riferisco alla respirazione nasale. Dunque, che sia una modifica puramente estetica come  anche funzionale, bisogna preservare o migliorare tale aspetto.

    • Se l’esigenza è però solamente funzionale, il medico di riferimento più appropriato è l’otorinolaringoiatra. Il quale, nella maggioranza dei casi, esegue una settoplastica unitamente alla riduzione dei turbinati. Entro un poco più nel dettaglio su questo argomento in: “Le differenze tra l’intervento di Rinoplastica e la Settoplastica”.

    • Se invece parlassimo di nasi con malformazioni congenite o acquisite, che magari coinvolgano anche parte del viso, lo specialista di riferimento sarebbe primariamente il chirurgo maxillo-facciale.

Le potenzialità della Rinoplastica

I pazienti che vedo interessati a questo intervento richiedono solitamente due cose:

Se ti interessa approfondire ciò che oggi la chirurgia offre per migliorare il naso, ti consiglio la lettura di:“Rimodellamento e correzione del naso: tutte le possibili combinazioni”.

L’assestamento del risultato

Come per tutte le chirurgie, terminato l’intervento, inizia il cammino di assestamento che porta al risultato finale.

  • Una buona parte del risultato è certamente definito in sala chirurgica . Diciamo per un buon 65-75%, a seconda del tipo di pelle.

    • Le modifiche effettuate non mirano solo a un risultato nell’immediato ma anche nel “prevedere” il più possibile quelle che saranno le successive modifiche che avverranno nei mesi successivi all’intervento. Tenendo fermo il fatto che  nessuno, in realtà, può avere il controllo assoluto e completo di questa  delicata fase del periodo post chirurgia.

  • Quindi, solo il tempo rivelerà il  risultato finale.

    • I lividi, quando presenti,  svaniranno generalmente in un paio settimane, a seconda delle modifiche apportate

    • Lo stesso si dica per il gonfiore attorno al naso, nell’area periorbitale e nel viso .

    • Il reale assestamento invece prevede il completo riassorbimento del gonfiore che coinvolge il naso stesso unitamente alla retrazione cutanea, in particolare attorno alla punta. E’ un processo più lento che richiede dai 12 ai 18, talvolta 24 mesi. Dipendendo da diverse variabili, una fra tutte lo spessore della pelle. Ed è proprio lungo tutto questo periodo che potranno apparire “imprevisti e inesattezze”, magari non subito visibili in quanto nascosti dal gonfiore. Oppure generati da una asimmetrica retrazione dell’involucro cutaneo.

Naso storto dopo una Rinoplastica

Assodati questi concetti, ti sarà più semplice capire che il risultato, in alcuni casi, possa essere  diverso da quello atteso e programmato. In tale scenario, il naso storto dopo una Rinoplastica che mirava a correggere, magari, anche  una deviazione settale, seppur non rappresenti un evento comune, è una possibilità.

Il che solitamente vuol dire che la deviazione è stata solo parzialmente corretta. Quindi il miglioramento c’è stato, pur non completo.

Altra questione ben diversa da valutare e discutere sarebbe se non ci fosse stato proprio alcun miglioramento, ovviamente.

In generale, per decidere che un naso sia rimasto in qualche forma storto dopo essersi operati, bisogna comunque attendere almeno 8-12 mesi.

L’apparire non in asse, in alcuni casi,  potrebbe semplicemente essere dovuto a una distribuzione asimmetrica del gonfiore post-operatorio. In tali circostanze potrebbe aiutare l’assestamento il fare dei massaggi giornalieri eseguiti specificatamente per la particolare situazione,  ad aiutare l’assorbimento di questo gonfiore maggiore da un lato che nell’altro.

E’ uno scenario riscontrabile quando magari ci sia stato un qualche spostamento della placchetta rigida nei primi giorni successivi alla chirurgia. Magari per un colpo preso inavvertitamente. Oppure durante in sonno.

Se però, ad assestamento avvenuto, il naso continua ad essere storto, cosa si potrebbe fare? Si hanno due scelte.

  1. Accettare il nuovo naso, che è comunque migliorato nell’insieme. Potrebbe essere il caso di difetti minimi. Magari visibili, ma poco rilevanti.

    • Riguardo alle minime irregolarità, vorrei sottolineare il fatto che  può capitare di sentire minime irregolarità al tatto. Ebbene, esse rappresentano la normalità in un naso operato, quando solo apprezzabili toccandolo ma non visibili esternamente. Pertanto, in quei casi, non c’è nulla da rivedere.

  2. Programmare una revisione. Ovvero una seconda chirurgia (rinoplastica secondaria o “ritocco”) con il preciso scopo di eliminare il difetto residuo. Sebbene nessuno aspiri a ciò, è qualcosa di possibile nella chirurgia estetica. Ti dico di più,  la revisione chirurgica è una possibilità da accettare prima di sottoporsi a qualsiasi intervento, essendo una eventualità di ogni chirurgia, non solo estetica. La medicina, più in generale ancora, non garantisce nulla al 100%. Mai.

    • In realtà può capitare che il risultato non sia quello sperato nemmeno dopo un primo ritocco. Parliamo di casi molto rari. Si può quindi ritornare in sala chirurgica anche una terza volta. Te ne parlo  in:“A cosa serve e cos’è la Rinoplastica Terziaria?”.

    • In questi casi di ritocco, il mio consiglio è sempre quello di tornare dal chirurgo che ha eseguito la prima (o precedente) operazione. Sapendo esattamente cosa è stato nel primo intervento.

    • Tuttavia, se si dovesse avere il dubbio che il risultato non soddisfacente sia  dovuto all’operatore e dunque si sia persa la fiducia in lui/lei, allora meglio sarebbe guardare oltre. Facendo  però ancora più attenzione alla scelta.

    • Qualsiasi sia la decisione presa, la revisione dovrà essere fatta a completo assestamento del naso. Quindi mai prima di 12 mesi dalla precedente chirurgia.

Nessuna chirurgia (estenderei la cosa a qualsiasi trattamento medico, come già accennato)  dà certezza assoluta del risultato. E un buon chirurgo non nasconderà mai questo concetto. Motivo primario? Il corpo umano che non è mai pienamente prevedibile e controllabile.

Nella Rinoplastica, in generale, la percentuale di chirurgia di revisione si aggira intorno al 4-5%. Variando però abbastanza da chirurgo a chirurgo.

Ti sei sottoposto ad una Rinoplastica, ma non sei soddisfatto? Ti lascio qui un articolo dove potrai capire se ricorrere ad un nuovo intervento correttivo: “Rinoplastica: quando è necessario un intervento di revisione?”. 

Preferisci avere un consulto faccia a faccia? Vieni nel mio studio capiremo insieme come ottimizzare il tuo risultato.

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