Massaggiare le cicatrici dopo la Blefaroplastica, sì o no?

Il viso è la parte del nostro corpo maggiormente esposta. Agli agenti atmosferici come alle cattive abitudini (o meglio, alle loro conseguenze). Ai segni del tempo e, soprattutto, agli occhi della gente.

Ciò rende questa parte spesso oggetto del mio aiuto. In particolare, in questo articolo, vorrei focalizzarmi sul ringiovimento degli occhi e sull’Intervento di Blefaroplastica. Scoprilo più dettagliatamente sul mio sito.

Di questa chirurgia vorrei parlarti un poco del post operatorio, in particolare delle cicatrici dopo la Blefaroplastica e il modo per farle assestare al meglio. Ricercando nella rete potresti trovare molti consigli. Come massaggiare l’area, per esempio. Ma sono realmente opportuni?

Conosciamo la Blefaroplastica

Questa chirurgia corregge tipicamente due tipologie di problemi: l’eccesso di pelle e la comparsa delle borse palpebrali.

Entrambi questi inestetismi possono riguardare sia la palpebra superiore che inferiore. Vediamolo allora più in dettaglio.

Blefaroplastica superiore

Nella palpebra superiore, più comunemente, si va a togliere la pelle lassa la quale, nei casi più estremi, può arrivare a ostacolare la vista riducendone il campo visivo.

• Tale eccesso di pelle può venire a crearsi per diversi motivi. I primari sono certamente l’età e la predisposizione genetica (intendendo con questo principalmente una situazione anatomica favorente il formarsi di un eccesso di pelle). Tuttavia hanno certamente un ruolo anche la cura che si ha della propria pelle, come pure eventuali patologie.
• Pertanto, in base a quanto appena detto, la chirurgia in questione può apportare sia un miglioramento estetico che funzionale.

Blefaroplastica inferiore

Nella palpebra inferiore è invece tipica la correzione dell’eccessiva protrusione del grasso periorbitale a creare le famose “borse”. Anche se può rendersi necessaria per risolvere solamente un rilassamento muscolo-cutaneo.

• I motivi sono similari alla precedente.
• Risulta un miglioramento prettamente estetico.
  • Il grasso crea un rigonfiamento importante e costante nella parte inferiore dell’occhio.
• Tuttavia, in soggetti più avanti negli anni, la ragione potrebbe essere solamente funzionale. Quando l’eccessivo rilassamento dei tessuti porta a una retrazione della palpebra inferiore a esporre il globo oculare.
• Capita che mi venga richiesta questa chirurgia per eliminare le occhiaie. Tutt’altro tipo di problema, che non trova alcuna soluzione nella chirurgia. Te ne parlo qui: “Come eliminare le occhiaie con la chirurgia estetica”.

In entrambe le chirurgie si possono aggiungere piccole correzioni a ottimizzazione del risultato. Un esempio lo trovi in questo articolo:“Blefaroplastica superiore e lifting del sopracciglio: quali sono le differenze?”.

Cicatrici e gonfiore post operatorio

La Blefaroplastica, come tutte le chirurgie, rappresenta un trauma. Calcolato, ovviamente. Ma pur sempre accompagnato da lividi, gonfiori e future cicatrici. In realtà esistono tecniche che non prevedono incisioni esterne, dunque non portano a cicatrici. Ma non sono la routine.

• Lividi e crosticine si risolvono in un paio di settimane, se debitamente curate.
• Il gonfiore ci mette un pò di più a scemare. Ma già dopo due-tre settimane è presente più al tatto che alla vista. Nella maggioranza dei casi, scomparirà in modo completo durante i primi due-tre mesi.
  • Ti parlo meglio di questo lato del post operatorio in: “Come gestire il gonfiore post operatorio della Blefaroplastica superiore”.

Una volta che lividi, crosticine e gonfiore saranno scomparsi, rimarranno solo le cicatrici a dover assestarsi in modo definitivo. Per avere un’idea sul tempo necessario: “Tempi di cicatrizzazione di una ferita da blefaroplastica”.

Cosa sono le cicatrici?

Devi sapere che le cicatrici rappresentano un nuovo tessuto che il nostro corpo produce per riparare una lesione causata da una patologia o un trauma. Sono quindi sia esterne, sulla cute, che interne, potendo riguardare qualsiasi organo del nostro corpo. Ovviamente, nel nostro caso, ci stiamo solo riferendo a delle cicatrici esterne, e quindi potenzialmente visibili.

Il loro aspetto dipende sostanzialmente da tre categorie di fattori:

1. la capacità di ogni corpo di eseguire più o meno bene questo processo.
   • Il risultato a parità di trauma e percorso di guarigione può infatti essere molto diverso. Ci sono individui, per esempio, portati a cicatrizzare in modo ipertrofico. La risposta nel processo riparativo è esagerata e la cicatrice appare spessa e talvolta dolente.
   • Su questo aspetto, la capacità di cicatrizzazione individuale, possiamo interferire solo molto marginalmente.
   • Da aggiungere però che, in genere, le cicatrici sulle palpebre sono di buona qualità.
2. La cura durante il periodo di guarigione. Sarà il chirurgo a darti i giusti suggerimenti per il risultato migliore.
   • Ecco allora dove potrai agire agevolando l’assestamento della cicatrice.
3. Condizioni sfavorenti un buon processo cicatriziale, quali:
   1. • fumo di sigaretta;
      • condizioni patologiche quali il diabete;
      • infezioni nel periodo post-operatorio.

Pertanto, posso tranquillamente dirti che il risultato non è mai prevedibile completamente. Anzi, quando si parla di chirurgia e corpo umano tutto è programmabile, ma nulla è certo al 100%. Proprio perchè il processo di assestamento post-operatorio non è totalmente “dominabile”.

Potrebbe perciò esserti utile massaggiare le cicatrici dopo la Blefaroplastica? Andiamo a scoprirlo insieme.

Come agisce il massaggio sul nostro corpo?

Si associa solitamente il massaggio a una qualche forma di rilassamento, ma non solo. Ve ne sono alcuni che non sono piacevoli nell’imminente, magari dolgono anche un pò, ma poi portano alla risoluzione del problema in loco. I massaggi decontratturanti, per esempio.

Nel post operatorio in generale, è talvolta consigliato eseguire una manipolazione della zona per aiutarne la guarigione. Ma ci sono casi in cui, al contrario, è meglio evitare. Ancora una volta, colui che ti saprà meglio consigliare è il chirurgo.

Un esempio dove i massaggi potrebbero essere eseguiti è la Rinoplastica. Te ne parlo in questo articolo: “Come massaggiare il naso dopo l’intervento di rinoplastica?”.

Un altro è rappresentato dalla Blefaroplastica, appunto.

• In primis si favorisce la riattivazione del circolazione sanguigna e linfatica.
  • Il sangue porta nutrimento al corpo e, nel nostro caso, ai tessuti danneggiati in fase di guarigione.
  • Il corretto circolo dei liquidi, e l’eliminazione delle quantità in eccesso, invece, permette di ridurre il gonfiore.
• Come conseguenza di quanto appena detto, si ha anche una stimolazione del metabolismo cellulare. Quindi anche la rigenerazione delle cellule, essenziale per una corretta cicatrizzazione.
• Si hanno benefici alla muscolatura interessata dalla chirurgia che viene aiutata a rilassarsi. Contribuendo anch’essa ad “ammorbidire” l’area.

Come massaggiare le palpebre

Palpebra superiore

• Il massaggio deve essere eseguito seguendo la direzione della cicatrice. Pertanto trasversalmente.
• Ideale spendere qualche minuto 2-3 volte al giorno.
• L’utilizzo di una crema idratante può agevolare rendendo la frizione meno traumatica per i tessuti coinvolti.

Palpebra inferiore

• In questo caso la direzione del massaggio dovrebbe essere prevalentemente verticale, dal basso in alto.
• Vale la stessa cosa per la tempistica e l’uso di una crema idratante.

In conclusione, massaggiare è certamente consigliato anche dopo una Blefaroplastica. Per supportare l’assestamento delle cicatrici e ammorbidirle più celermente. Ma anche per contribuire a ridurre il gonfiore in modo più spedito, favorendo la guarigione.

In sostanza, col massaggio si agisce per far ottenere alle palpebre il loro aspetto migliore e definitivo in un tempo più breve.

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