Le protesi al seno possono scoppiare in aereo? I 5 miti da sfatare

Le protesi al seno possono scoppiare in aereo? I 5 miti da sfatare
Mastoplastica additiva: l’ intervento più eseguito nella chirurgia estetica.

Ma nonostante questo, ancora oggi girano molte leggende metropolitane riguardanti le protesi al seno, sulla loro efficacia, sulla loro resistenza e soprattutto sulla loro sicurezza. Una di queste, se le protesi al seno possano scoppiare in aereo, è tra le più frequenti e divertenti.

Affrontiamo insieme le domande e luoghi comuni più presenti più  nel web.

Le protesi al seno possono scoppiare in aereo?

Vorrei contribuire a smentire una delle leggende metropolitane più sentite nella rete. Nella quale si afferma che le protesi al seno possono scoppiare in aereo.

Le protesi al seno vengono fabbricate con una resistenza tale da sopportare brusche variazioni pressorie o forti impatti.
La loro resistenza meccanica è enormemente maggiore rispetto a qualsiasi organo del nostro corpo.

Quindi, le protesi al seno non scoppiano in aereo.

Ma nemmeno scoppiano in assoluto. Non sono dei palloncini pieni d’aria o di acqua. Al limite potrebbero rompersi permettendo progressivamente la fuoriuscita di gel di silicone coesivo sito all’interno della tasca in cui sono alloggiate. Evento questo lento, silente ed indolore.

È vero che non si può allattare al seno?

La mastoplastica additiva consiste nell’aumento del seno attraverso l’inserimento di una protesi di silicone dietro la ghiandola mammaria (o addirittura dietro al muscolo).

A seconda dell’accesso usato per introdurre le protesi,  non vengono toccate per nulla né la ghiandola mammaria né il capezzolo (sto parlando degli accessi inframammario od ascellare).

In altre parole nessun dotto necessario all’allattamento viene coinvolto.

Con l’accesso periareolare è possibile che una piccola parte del seno venga coinvolta dalla chirurgia non partecipando poi più al processo dell’allattamento. Ma è solo una piccola parte della ghiandola. La maggior è ancora attiva e funzionante. Quindi, benchè più delicato da questo punto di vista, anche questo accesso per introdurre la protesi nel seno permette poi di allattare

Le future mamme possono stare tranquille in merito e avere maggiori informazioni leggendo: “Intervento Mastoplastica Additiva: si può allattare dopo l’operazione?”.

Le protesi rendono il seno freddo?

Le protesi sono costituite da gel in silicone (un materiale freddo), ma vengono inserite all’interno della cavità mammaria e ampiamente riscaldate dal sangue e dalle temperature dei tessuti che le avvolgono. Acquistando così calore dall’ambiente in cui si trovano.

Per cui in genere il seno con protesi risulta sempre caldo ed indistinguibile da un seno che non le contiene.

Raramente si possono avere all’inizio delle alterazioni  della vascolarizzazione del seno le quali possono a loro volta causare temporaneamente delle  alterate temperature della cute nei primi tempi post intervento.

Le protesi al seno vanno sostituite dopo un certo numero di anni?

Con le nuove protesi in commercio non ci sono più delle indicazioni a rimuovere dopo un certo numero di anni. Di solito si usava dire ogni 10-15 anni.

Esse vanno rimosse o sostituite solo nel caso presentino problemi quali contrattura capsulare o rottura. Eventi questi comunque molto rari con le migliori protesi. Oppure se si vuole cambiarle per scelta personale, ovviamente.

Per approfondire tale argomento ti propongo: “Sostituzione protesi al seno: ogni quanto si cambiano?”.

Le protesi aumentano il rischio di contrarre il cancro al seno?

La risposta è sicuramente no si si pensa al classico carcinoma mammario.

Tuttavia da alcuni anni sta emergendo un nuovo rischio, tanto documentato quanto rarissimo. Ad oggi 1:3000, ma solo con con alcune marche e tipi di protesi, come spiego sotto.

Sto parlando della esistenza di un particolare tipo di linfoma a grandi cellule associato a protesi mammarie (BIA-ALCL).

Questo però ha a che fare solamente con le protesi dotate di un involucro dotato di una testurizzazione aggressiva. La quale ormai sta venendo progressivamente abbandonata da quasi tutte le case produttrici.

Motiva è l’unica marca che non solo non presenta ad aggi alcun caso di questi linfomi, ma è anche l’unica azienda che non ha mai prodotto protesi a testurizzazione aggressiva nella sua storia.

Per più informazioni a questo proposito ti propongo: “Protesi al seno: le migliori marche per risultati naturali” e “L’evoluzione della protesi ergonomica Motiva”.

Se volessi  invece delle informazioni più dettagliate sull’intervento in questione, ti consiglio :“Scopri tutto sulla Mastoplastica Additiva”oppure contattami per avere tutte le risposte alle tue curiosità.

 

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