Gli occhi rappresentano certamente la parte anatomica piú identificativa del volto. Ed anche la piú espressiva. Osservando gli occhi ed il movimento dei muscoli periorbitali si possono percepire gli stati d’animo abbastanza facilmente: contentezza, stupore, rabbia o tristezza.
Quando le palpebre invecchiano tendono invece a mostrare, oltre all’ineluttabile scorrere del tempo contro cui nulla possiamo, un apparente stato di stanchezza che poco ha a che vedere con ció che la persona sta realmente sentendo in quel momento.
É esperienza abbastanza comune del chirurgo estetico che si occupa di questo intervento, ricevere pazienti che lamentano il fatto di dover subire commenti sul loro supposto stato di stanchezza o scarso riposo notturno, principalmente a causa dell’aspetto delle loro palpebre.
Anche quando magari si é reduci da una notte di pacifico, lungo ed ininterrotto sonno oppure da un riposante weekend in villeggiatura. Infatti questa erronea percezione della stanchezza del viso é con una certa frequenza il primum movens che porta il paziente dal chirurgo estetico.
La rimozione di un eccesso di pelle ridondante dalla palpebra superiore oppure la correzione delle borse palpebrali che appesantiscono la palpebra inferiore fanno a volte miracoli…
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