Volere un seno più soddisfacente è il desiderio di una buona parte dei pazienti che vedo regolarmente. Poche però sono già coscienti di tutti gli step che bisogna affrontare per ottenerlo. In particolare se ci riferiamo al periodo post operatorio.
La chirurgia, qualsiasi chirurgia, rappresenta un trauma per il corpo umano. I tessuti dell’area operata subiscono quantomeno uno scombussolamento del proprio equilibrio. Che poi viene lentamente ristabilito nelle settimane e mesi post intervento. Uno degli effetti che accomuna tutti i traumi, incluso quello chirurgico, è un accumulo di fluidi tra le varie cellule dell’area coinvolta.
In questo articolo vorrei appunto vedere insieme a te cos’è il gonfiore dopo una Mastoplastica additiva e di come risolverlo al meglio.
Un piccolo accenno alla Mastoplastica additiva
Stiamo parlando della ” chirugia estetica” per eccellenza. Perchè è la prima a venire alla mente quando si parla di interventi migliorativi. Ma soprattutto perchè, sebbene riguardi principalmente un solo sesso, è certamente la più richiesta.
Vediamola in breve:
- L’aumento del seno avviene grazie ad un ausilio esterno: la protesi.
- Io mi affido solo alle protesi Motiva, azienda che fra tutte si è distinta nella creazione di un prodotto realmente innovativo sotto diversi aspetti. Per conoscere meglio la mia scelta e le mie motivazioni:“Protesi al seno: le migliori marche per risultati naturali”.
- La protesi viene inserita in una tasca creata “ad hoc”. Può trovarsi in diverse “profondità”: dietro la ghiandola mammaria o dietro il muscolo. O, in ultimo, in una variante dell’alloggiamento retromuscolare detta Dual plane. Se volessi approfondire quest’ultima tecnica, ormai la più utilizzata: “Mastoplastica additiva, la tecnica Dual Plane per rimodellare il seno”.
- L’inserimento avviene attraverso una piccola incisione che può essere sotto il seno, nel solco inframammario, lungo il bordo dell’areola oppure nel cavo ascellare.
Come risolvere il gonfiore post operatorio?
La “battaglia” all’edema o gonfiore dopo la Mastoplastica additiva, si inizia a combattere già in sala operatoria. Ma dovrà essere portata avanti dalla paziente nelle settimane seguenti.
- Al termine della chirurgia, viene applicata una pressione dall’esterno sotto varie forme. Le più comuni sono fasce elastiche oppure appositi reggiseni dotati di una fascia compressiva.
- Servono a contrastare meccanicamente il formarsi del gonfiore, oltre che a tenere in corretta posizione le protesi.
Da qui in poi la gestione del gonfiore è lasciata al paziente che deve quindi seguire le indicazioni date.
Come gestire il gonfiore a casa: il reggiseno
Dovrà essere il compagno di viaggio della paziente.
- Inizialmente, in genere per la prima settimana, coadiuvato da una o due fasce di materiale elastico. Necessarie per garantire la giusta compressione esterna.
- Tale reggiseno apposito dovrà essere poi indossato in modo continuativo per le prime 4-6 settimane. Prima di lasciare spazio a reggiseni meno “tecnici”.
- L’idea è quella di mantenere la parte il più compressa possibile, affinchè il ristagno di liquidi, fautore del volume in eccesso, sia limitato e quindi si riassorba poi in fretta.
- Il reggiseno è essenziale in questo passaggio, ma non solo. Lo sarà per tutta la vita ad aiutare l’involucro cutaneo nel sorreggere il peso del seno, ora aumentato. A meno che non si voglia accelerarne la discesa nel tempo.
Nel primo mese, la scelta dovrà ricadere su un prodotto specifico. Eccoti le caratteristiche principali:
- materiale elastico e molto contenitivo. Esistono ausilii creati proprio per il post operatorio. Dotati, talvolta, come suggerivo sopra, di una fascia compressiva nella parte superiore. Sono comunque validi anche reggiseni sportivi, dedicati agli sport in cui la sollecitazione è maggiore. A questo proposito, la corsa è il riferimento migliore. La loro funzione è infatti esattamente quella di comprimere il seno, limitando al massimo qualsiasi suo movimento. Esattamente ciò che è richiesto in questi primi giorni dopo l’intervento.
- Allacciatura sul davanti. Per qualche tempo, l’uso delle braccia sarà più limitato e calzare qualsiasi indumento sarà complesso. Meglio allora adottare tutti gli stratagemmi per ovviare a questo ostacolo.
Ti parlo in modo più completo di questo ausilio in:“Reggiseno post mastoplastica, per quanto tempo utilizzarlo?”.
Come gestire il gonfiore a casa: il movimento
Talvolta si crede che dopo una chirurgia sia necessario riposare immobili nel letto per qualche tempo, ma le cose non stanno così. In realtà una tale condotta ciò può solo allungare i tempi di recupero.
- Si partirà sin da subito con brevi camminate, che si allungheranno gradualmente. E’ altresì consigliato fare regolarmente dei movimenti lenti e senza carico con le braccia e le spalle, già dal giorno della chirurgia. Aumentandoli anch’essi, gradualmente, nei giorni seguenti.
- Dopo 6 settimane le braccia potranno riprendere la loro totale operatività anche con lo sport.
Per quanto riguarda il gonfiore in particolare, muoversi riattiva il circolo sanguigno e linfatico. Riuscendo a far defluire prima i liquidi causa del gonfiore. E le contrazioni controllate dei muscoli sono essenziali per questo.
Come gestire il gonfiore a casa: la corretta posizione
Ultimo consiglio, ma non meno importante: la posizione da assumere nel periodo iniziale.
- Nei primi giorni è sconsigliato sdraiarsi del tutto. Bisognerebbe tenere sempre il tronco in posizione rialzata. Basta una poltrona reclinata o un paio di cuscini in più per la notte.
- In questo modo si impedisce che i fluidi corporei si accumulino in maggior quantità nell’area del seno e favoriscano quindi un gonfiore più accentuato.
- Altro consiglio da seguire sempre per la prima settimana circa, è mantenere una posizione supina quando si riposa. Posizionandosi sul fianco non si farebbe altro che far gonfiare una mammella più dell’altra.
- Ti lascio qui un articolo che ti spiega come affrontare al meglio le prime notti:“Come dormire dopo una Mastoplastica: posizione perfetta e risveglio”.
Se ti interessa avere una visione completa di come si debba gestire al meglio il post operatorio, ti consiglio: “Mastoplastica Addittiva, quello che devi sapere sul post operazione” e “Cosa non fare dopo l’intervento di mastoplastica addittiva?”.
Questi sono i punti fondamentali da seguire per vedere il proprio seno per limitare gli effetti del gonfiore dopo la Mastoplastica additiva.
Per approfondire invece in che entità il gonfiore agisca sul seno dopo un intervento :“Quanto si sgonfia il seno dopo l’intervento di Mastoplastica Additiva?”.
Se poi volessi conoscere meglio questa chirurgia a 360 gradi potresti leggere anche:“Tutto ciò che devi sapere sul post operatorio della Mastoplastica” oppure, non esitare a contattarmi.