L’addome è sicuramente l’area del corpo su cui si pone maggiormente l’attenzione quando si vuole valutare lo stato di forma fisica.
Una pancia piatta, e possibilmente anche scolpita, è spesso il target di chi giornalmente si impegna in palestra o comunque in una qualsiasi forma di attività fisica. Tanto che chi arriva a raggiungere l’arduo obbiettivo non esita poi a mostrarlo nelle varie forme di socializzazione in voga di questi tempi, in cui l’immagine ha un ruolo nettamente preponderante.
In questo contesto si capisce, per esempio, perchè sia molto diffusa la corsa a porre rimedio agli effetti di quello che è l’evento singolo che più mette “in pericolo” l’idea dell’addome piatto: la gravidanza. La preoccupazione è così forte che non è inusuale ricevere addirittura richieste per futuri interventi (tipicamente l’addominoplastica) da parte di donne ancora gravide.
E siccome si vorrebbe tornare in forma rapidamente subito dopo, una delle domande più frequenti da parte di chi richiede tale chirurgia è quanto duri il gonfiore dopo l’addominoplastica.
Addominoplastica: cos’è e per chi?
Quando un addome protrude, non tanto per un eccesso di grasso quanto per un rilassamento della muscolatura unito ad una ridondanza della cute, l’intervento correttivo a cui ci si deve riferire è l’addominoplastica.
Ridotta all’essenza, tale chirurgia mira a sollevare lo strato cutaneo addominale in modo che la pelle in eccesso possa venire messa in tensione e poi rimossa. Contestualmente la parete muscolare, normalmente danneggiata dalla gravidanza, può essere riparata in modo da ridonare un profilo piatto alla pancia. Per maggiori informazioni a riguardo: “Intervento di Addominoplastica come rimedio per la diastasi addominale”.
Questo intervento è tipico in due categorie di pazienti:
- Donne post gravidanza, in particolare quando sono riuscite a limitare i chili in più durante i 9 mesi.
- Donne e uomini dopo avere diminuito in modo molto rilevante il peso in eccesso (30-40 kg o più). Per una virata netta nel proprio stile di vita oppure a seguito di una chirurgia bariatrica finalizzata a ridurre l’assorbimento del cibo ingerito. Ovviamente è necessario che tale cambiamento cruciale sia poi mantenuto adeguatamente con un certo impegno. Onde evitare di compromettere gli obiettivi raggiunti. In merito ti consiglio di leggere:“Dopo l’intervento di Addominoplastica si ingrassa? Scopri la verità”.
Per avere invece un identikit del candidato ideale:“I casi adatti per una chirurgia addominale (addominoplastica) oppure una liposuzione”
Perchè subentra il gonfiore?
Il nostro corpo risponde a qualsiasi trauma fisico generando un gonfiore.
Molto grossolanamente si può dire che nell’area traumatizzata si hanno lesioni del microcircolo sanguigno e linfatico che causano uno stravaso di liquidi tra le cellule, determinando quindi quello che macroscopicamente valutiamo essere un gonfiore.
La chirurgia è certamente una tipologia di trauma fisico. E quindi qualsiasi chirurgia reca con sé una quota di gonfiore nell’area in cui si è svolta l’operazione.
Ovviamente a questo non fa eccezione l’addominoplastica.
Come si manifesta?
- Il gonfiore a seguito dell’addominoplastica è inizialmente presente in tutto l’addome e non solo. Infatti comunemente si estende nelle zone limitrofe: fianchi, regione pubica e parte superiore delle cosce.
- Macroscopicamente è come se i tessuti fossero più spessi. In realtà, come abbiamo visto, sono imbibiti di un eccesso di fluidi che si accumulano tra le cellule.
- Il gonfiore viene percepito al tatto ha una consistenza morbida per divenire più compatta dopo alcuni giorni.
Quanto dura il gonfiore dopo l’addominoplastica?
La tempistica della risoluzione completa del gonfiore post addominoplastica si svolge in alcuni mesi che possono variare tra 6 e 12. Solo allora, quindi, si può dire di avere raggiunto il risultato finale.
Pertanto stiamo parlando di un processo fisiologico abbastanza lento ma progressivo. Più rapido nelle prime 6-8 settimane. Per continuare più lentamente nei mesi a seguire.
Le prime aree in cui si nota l’assorbimento del gonfiore sono la parte alta dell’addome e le regioni adiacenti coinvolte che ho menzionato sopra: fianchi, pube e cosce.
La parte invece che più impiega ad assestarsi è la regione bassa dell’addome, tra l’ombelico e la cicatrice chirurgica. E’ questa l’area che per ultima ci mostra il suo aspetto finale e definitivo. E pertanto è dove i pazienti tendono a porre più le loro preoccupazioni nei primi mesi, ansiosi di vedere il risultato finale nella sua totalità.
Maggiori informazioni sulla guarigione dell’altro aspetto “dolente”, le cicatrici, in:“Intervento di Addominoplastica e cicatrici: tutto ciò che devi sapere”.
Come velocizzarne il riassorbimento.
Un approccio passivo è quello che meno aiuta nel periodo post operatorio in generale. Ancora di più in un intervento di tale portata. Se si lascia che il riassorbimento avvenga spontaneamente, si dovrà inevitabilmente anche essere più pazienti.
Pertanto quello che sempre suggerisco è cercare di agevolare i normali processi fisiologici in modo che il gonfiore post addominoplastica duri il meno possibile.
Direi che, a questo proposito, ci si dovrebbe concentrare su due aspetti in particolare:
- Massaggi linfodrenanti. Consigliati a partire da due settimane post intervento, dopo la rimozione dei punti.
- Attivazione e potenziamento del microircolo sanguigno e linfatico attraverso una mirata attività fisica progressiva:
- Iniziando con delle camminate già dai primissimi giorni, intensificandone la durata.
- Dopo 4-6 settimane è ammessa una attività aerobica più intensa, correndo o pedalando.
- Dopo 8 settimane si consiglia di iniziare invece con regolari esercizi focalizzati a rinforzare la muscolatura addominale e dei fianchi, unitamente all’attività aerobica che deve continuare.
Conclusioni
E’ possibile sicuramente influenzare positivamente quanto duri il gonfiore post addominoplastica. Detto questo, rimane il fatto che si tratta di un processo fisiologico che impiega mesi a risolversi completamente.
Se volessi avere una visione più in generale : “Scopri tutto sull’Addominoplastica!”.
Se invece fossi interessata/o ad una valutazione più personalizzata della tua situazione, non esitare a contattarmi.