Posso dirti con certezza assoluta che il ringiovanimento del viso è l’argomento più “hot”, quello discusso e trattato dal personale medico-sanitario e non solo che si occupa di bellezza. Andiamo allora più nel dettaglio e vediamo per quali ragioni.
Perche’ parliamo tanto di lifting del viso e quindi dell’uso dei fili di trazione?
- L’invecchiamento è un processo inesorabile, incessante che interessa la totalità degli esseri viventi, nessuno escluso.
- Il viso, essendo la parte del corpo di gran lunga più esposta ad ogni latitudine e cultura, è anche quella che più di tutte testimonia come il nostro corpo cambi col passare del tempo. E, passati gli anni della giovinezza, sicuramente non in meglio.
- Il viso più di tutto rappresenta la nostra identità, il nostro biglietto da visita.
- Non penso di dirti cosa sgradita quando suggerisco che esistono vari modi per lottare tenacemente e limitare, anche per molto, gli attacchi sferzati dal tempo.
Possibili approcci all’invecchiamento: dal filler al lifting del viso.
- Sono oggi disponibili trattamenti molto conservativi tali da poter essere fatti in una seduta ambulatoriale di 10 minuti.
- Arrivando poi a trattamenti di gran lunga più invasivi, da eseguirsi in sala operatoria.
- Possiamo dividerli in due categorie: ambulatoriali e chirurgici
- Tra i trattamenti ambulatoriali abbiamo:
1.Filler o riempitivi, il più comune dei quali è l’acido ialuronico
2.Botulino, per le rughe di espressione della parte più alta del viso.
3.Laser, per ridurre i danni prodotti dal tempo e stimolare una rigenerazione della cute (resurfacing).
4.Peeling, anche qua il fine è la rigenerazione cutanea.
5.Fili di trazione, la cui ambizione è quella di creare un effetto lifting del viso in una modalità molto meno invasiva. - Trattamenti chirurgici:
a. Innesto di grasso (tessuto adiposo)
b. Fili di trazione, alcune varianti richiedono una piccolo intervento chirurgico per essere eseguite.
c. Lifting del viso. Arrivo quindi al re dei trattamenti del ringiovanimento del viso, il facelift o lifting del viso nelle sue farie forme, più o meno estese ed invasive. - Da dire che quelli appena citati non sono dei trattamenti a compartimento stagno. Sono spesso complementari uno all’altro e nessuno è il sostituto dell’altro.
- Quanto ho appena detto è confermato dal fatto che sovente eseguiamo più di un approccio tra i sopra citati al contempo. Il fine è ovviamente quello di ottenere il miglio risultato possibile.
“Manutenzione” al lifting del viso
- Oltre al concetto di complementarietà dei vari trattamenti durante lo stesso intervento, c’è anche quello del mantenimento dei risultati ottenuti.
- Il lifting pur rappresentando un po’ il “re” tra gli interventi di ringiovanimento del viso, ha, a sua volta, bisogno di una certa manutenzione.
- Dal minuto dopo la fine della chirurgia il tempo già sta agendo, lentissimamente ma inesorabilmente, per scalfirne l’efficacia. È una lotta continua, quella che dobbiamo portare avanti.
- Oltretutto su più fronti, non solo agendo sulla singola ruga. Ma anche sul processo di invecchiamento in generale, con comportamenti di vita adeguati. Questo è fondamentale.
- Poi uno può ovviamente scegliere se intraprendere questa battaglia o lasciarsi trascinare dagli eventi senza nulla fare. A ciascuno di noi la scelta.
Eccoci al lifting del viso coi fili di trazione: ma cosa sono?
- Un trattamento di ringiovanimento al viso, in auge maggiormente qualche anno fa, è rappresentato dai fili di trazione.
- Nati come un trattamento ambulatoriale con l’ambizione di essere una alternativa al facelift.
- Già negli anni novanta si cominciava a parlarne. Sono tuttavia divenuti più di dominio pubblico solamente negli ultimi dieci anni.
- Sto parlando appunto dei fili di trazione per il lifting o sollevamento dei tessuti del viso. Faccio tale specificazione poiché ne esiste anche una categoria avente una funzione principalmente di rivitalizzazione e che non tratto in questa sede.
- Ci sono di vari tipi fili di trazione, assorbibili o meno. E più o meno efficaci.
- La mia esperienza è stata circoscritta ad un paio di anni, alcuni anni fa. Durante i quali ho acquisito una certa familiarità con l’uso dei fili Silhouette.
- Essi sono inseriti con un piccolo intervento che poteva anche essere fatto ambulatorialmente in anestesia locale. Oppure anche in sala operatoria. Usavo questi poiché, sempre nella mia personale esperienza, erano quelli che davano nell’immediato un risultato più ovvio.
Sono fili non riassorbibili che possono essere anche ripresi una seconda o terza volta.
Fili di trazione: come funzionano
- L’intento dei vari fili di trazione è quello di essere inseriti in un piano sottocutaneo in varie aree del viso e seguendo specifiche direzioni.
- Una volta inseriti essi tendono ad aggrapparsi ai tessuti circostanti poiché dotati di microscopici “gancetti”.
- Vengono poi fissati dopo essere stati tirati, i tessuti mossi da questa azione non riescono più a tornare nella loro posizione originaria poichè presi dai “gancetti” sopramenzionati.
- La teoria vorrebbe che l’effetto duri per due –tre anni.
- Ecco la ragione iniziale del loro boom:
a. trattamento conservativo,
b. ambulatoriale,
c. ripresa immediata o quasi post trattamento,
d. “buona” durata nel tempo,
e. valida alternativa al lifting del viso, chirurgia ben più invasiva ed onerosa.
Sembrava tutto fantastico, insomma. Nel parlartene devo invece affidarmi all’imperfetto perchè, visti i miei risultati (ma anche di tanti colleghi) , non li uso più.
- La ragione è che l’effetto durava in realtà molto poco, 3 o 4 mesi. In qualche caso fortunato 6 mesi.
- Comunque molto poco rispetto alla durata per la quale sono ed erano commercializzati.
- Quindi un investimento a questo punto non così irrilevante se guardiamo alla scarsa durata.
- Inoltre di poca efficacia quando l’eccesso cutaneo facciale è già abbastanza ovvio.
- Poiché con i fili di trazione si possono anche sollevare i tessuti profondi (per poco comunque) ma l’eccesso di pelle rimane se non rimosso chirurgicamente.
- Quindi al limite l’indicazione sarebbe limitata a quando l’invecchiamento è ancora nelle fasi iniziali. Nei 40 anni, insomma. E forse qualche 50enne in buone condizioni.
- Ma solo se il paziente intende bene che si sta sottoponendo ad un intervento che, alla meglio durerà nella grande maggioranza dei casi 4-6 mesi.
- Noto oggi che sono sempre meno i medici che li utilizzano, a confermare che la mia personale statistica ed idea che mi sono fatto si sovrappone a quella di molti altri colleghi.
Lifting del viso: cosa funziona davvero ?
- La realtà è che quando cedono i tessuti nel viso l’unico modo per riposizionare i volumi persi è quello agire sui vari strati tissutali che subiscono questo rilassamento e gli eccessi cutanei devono essere rimossi.
- Per fare questo tali strati devono essere separati prima tra loro in modo sufficientemente esteso per essere poi messi in tensione e fissati. È appunto questo ciò che si fa col lifting del viso, ma non con i fili di trazione.
- E’ questa la ragione per cui quando devo proporre una qualche forma di ringiovanimento mi affido solamente a trattamenti di cui ho la certezza del risultato e durata.
- Gli iniettabili funzionano molto bene e sono un ottimo ed economico trattamento ambulatoriale con una vasta gamma di applicazioni. Se ben modulati ci danno degli eccellenti risultati.
- Con la giusta indicazione funziona ottimamente anche il resurfacing della pelle con laser e peeling.
- Si arriva però ad un punto in cui il cedimento inizia ad essere troppo ovvio e non più mascherabile con quanto appena detto.
- In questo caso l’ unica vera e seria proposta rimane il lifting del viso chirurgico o facelift, del quale siamo certi dell’efficacia.
Se vuoi avere una qualche informazione più approfondita sul lifting viso, ti consiglio: “Scopri l’intervento di Lifting Viso” . Mentre per qualcosa di più dedicato al tuo caso specifico, contattami e ti aiuterò ad iniziare il percorso per arrivare ad un aspetto più fresco e ringiovanito..