Come eliminare l'effetto "codice a barre" sulle labbra?

Come eliminare l'effetto "codice a barre" sulle labbra?
Quando incontriamo per la prima volta una persona, inevitabilmente il nostro sguardo cade sulle sue labbra già dai primi secondi. E’ da queste che escono le parole che da lei ascoltiamo e che intensificano il contatto appena iniziato guardandosi. Quando siamo bambini, è con le labbra che ci approcciamo al mondo esterno. Portando ogni cosa verso la bocca, succhiandola o mordicchiandola. Quando ci innamoriamo, è l’incontro delle labbra a suggellare questo sentimento. Insomma le labbra sono cariche di significati comunicativi. Sono uno dei punti di massima sensibilità percettiva. Hanno un forte valore sessuale. Non per altro, a differenza di altre parti del corpo, le labbra nella storia hanno sempre avuto un ruolo da protagoniste: sottolineate, mostrate, a volte ostentate. Sebbene le labbra, maschili e femminili, abbiano avuto e abbiano ancora un forte valore, sono spesso le ultime a cui si pensa quando si mira a porre un limite al passare del tempo. C’è da dire che il problema coinvolge molto di più le donne per via di una pelle del viso più sottile e quindi più aggredibile dal processo di invecchiamento. Quando si inizia a dedicare loro attenzione, spesso i danni sono già stabiliti. Usiamo magari creme viso e contorno occhi. Creme corpo per mantenere la pelle idratata. Protezione solare durante l’estate. Ma alle labbra spesso viene posta meno attenzione specifica. Le labbra sono una delle parti del corpo più delicate. I primi segni del tempo si iniziano ad intravedere di solito a partire dai 30 anni anni, e di lì piano piano aumentano. Con l’età le labbra diventano più sottili e la pelle che le circonda perde idratazione ed elasticità riempiendosi di piccole rughette verticali che vengono comunemente racchiuse nella definizione di “codice a barre”. Evitare questi inestetismi è impossibile. Come per tutto il nostro corpo però, possiamo giocare d’anticipo e tutelare la zona. Come? Come sempre: eliminando le cattive abitudini, alimentandoci in modo corretto e applicando prodotti idonei. Tra le cattive abitudini il fumo rappresenta la più determinante. Ha una duplice azione. Il primo è quello di incidere molto prematuramente sullì’elasticità della pelle. Questa azione è accoppiata ad un effetto meccanico. La suzione ripetuta negli anni della sigaretta non fa altro che sciupare la pelle intorno alle labbra. Questa contrazione reiterata quotidianamente “stropiccia” la pelle in modo alla fine permanente. A seguire a corto raggio l’esposizione solare nel tempo e non protetta. Il binomio sigaretta-sole è micidiale. Una corretta alimentazione è poi fondamentale per l’apporto di sostanze antiossidanti. Che sono l’arma che abbiamo per temponare gli effetti dell’invecchiamento nei nostri tessuti. Queste si trovano in gran prevalenza nel mondo vegetale. Quindi in ogni pasto non possono mancare questi prodotti che la natura ci mette a disposizione. Essi devono essere ben rappresentati non solo variandoli ma anche come quantità. Per dare un suggerimento molto grossolano direi che almeno il 70% del volume del cibo che ingeriamo deve venire dal mondo vegetale. E questo sin dalla giovane età. Quindi l’educazione in materia è importante. Iniziare quando il problema si è già manifestato è meglio che non farlo. Un aiuto lo apporta. Ma non si possono pretendere miracoli. Unitamente a questo una idratazione giornaliera abbondante è altresì fondamentale. Sono questi due ultimi aspetti un arma che ci protegge dall’interno, utili a far fronte agli insulti del tempo e degli agenti atmosferici esterni quali l’appena menzionata esposizione solare. Oppure il vento. O ancora l’inquinamento, frutto dell’azione dell’uomo, il quale è un grosso problema nei centri urbani ad alta intensità di abitanti. Proteggersi significa non solo applicare prodotti che filtrino i raggi solari o creme detox. Ma farlo in modo costante e mirato. E farlo, come con l’alimentazione, sin da subito. E’ necessario acquisire queste abitudini sin dalla giovinezza, magari con creme adatte alla giovane età, ormai se ne trovano diverse. Queste tre regolette se fatte collaborare possono produrre una differenza notevole a lungo raggio. Vediamo ora come comportarci quando non si sono seguiti gli appena citati suggerimenti ed il danno è già molto ovvio. Premetto dicendo che al momento non vi è nulla che toglie questo effetto sulle labbra totalmente. Stiamo quindi parlando di un miglioramento del quadro ma non della sua completa risoluzione. Un approccio comune è quello dell’uso di un filler, più tipicamente dell’acido ialuronico. Lo si puo’ usare riempendo ogni singola ruga oppure distribuirlo molto superficialmente a creare una patina sottodermica a dare più spessore, tono ed idratazione alla cute. Per un miglior risultato è consigliato riprendere anche il contorno del labbro, da cui si dipartono le rughe in questione. Complementari al filler sono le tecniche di resurfacing che hanno lo scopo di stimolare una rigenerazione cutanea oltre che appianare un po’ le evidenti rughe. Il laser è molto usato per questa finalità. Come anche i peeling chimici. Ripeto che nessuna delle tre tecniche menzionate ha in sé la capacità di essere risolutiva. E nemmeno sono una il sostituto dell’altra. La loro forza sta però nella complementarietà della loro azione che, quando sfruttata, potenzia sicuramente l’effetto complessivo.

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