Come eliminare la pancia a grembiule: 3 consigli

Come eliminare la pancia a grembiule: 3 consigli

La pancia è una parte del corpo su cui si è posta l’attenzione da sempre. Avere un ventre piatto è, nell’immaginario comune, indice di salute e forma fisica.

Pancia piatta, però non significa solo senza grasso, ma anche senza pelle in eccesso. Questa condizione viene anche detta “pancia a grembiule” ed è tipica delle donne post parto e dei grandi obesi dopo una significativa perdita ponderale. Qui mi vorrei focalizzare sul primo caso, che è poi quello che mi ritrovo ad affrontare con più frequenza.

Quindi come eliminare la “pancia a grembiule”? I miei 3 consigli. Ma prima…

Perchè la pelle perde tono?

La pelle è il nostro organo più esteso, eppure molti ancora non lo curano abbastanza, permettendogli di “lasciarsi andare”.

  • Naturalmente la pelle invecchia, e invecchiando perde tono ed elasticità.
    • Fisiologicamente la concentrazione di collagene diminuisce nel tempo e ciò porta alla perdita della sua capacità di sostegno. E quindi una minor efficienza nel fare fronte alla forza di gravità. Il cedimento verso il basso con la produzione di un eccesso cutaneo è la conseguenza.
  • Ci sono poi fattori esterni, che definirei concause. Quali sbalzi di peso oppure, più comunemente, la gravidanza.
    • Durante questo meraviglioso periodo la donna prende inevitabilmente peso. Il suo grembo crescerà  in modo significativo, stirando la pelle. Una volta partorito, il volume eccedente verrà perso e la pelle dovrà retrarsi per tornare a rivestire un addome ormai tornato quasi “normale”. Tuttavia lo stiramento ricevuto durante i nove mesi è veramente importante. E può succedere, abbastanza comunemente, che la cute non sia in grado di retrarsi completamente. Ecco allora che, in questi casi,  la “pancia a grembiule” è la inevitabile conseguenza.
  • Infine fattori ambientali: inquinamento, raggi ultravioletti e agenti atmosferici in generale. E ancora, stile di vita errato, fumo e stress.

Tutti questi aspetti lavorano contro la compattezza della nostra pelle. Focalizzandomi però ora sulle neo mamme, ti spiego cosa mi sento di consigliare su come prevenire ed eventualmente eliminare la “pancia a grembiule”.

Come in molte  situazioni della vita, quando si presenta un problema, è spesso tardi per affrontarlo nel migliore dei modi. Prevenire dovrebbe essere quindi la via maestra. Che generalmente comporta una routine. La quale, una volta stabilita nelle proprie abitudini, risulta essere anche poco faticosa. Se poi sei una donna incinta, sai con 9 mesi di anticipo che potresti trovarti con lo spiacevole “regalo”. Hai modo e tempo di correre un poco ai ripari cercando quindi di limitare i danni.

1.Prevenire con un corretto stile di vita.

Sei in uno dei momenti i più impegnativi per il tuo corpo. Hai però diverse armi per prevenire e limitare gli inestetismi che ne conseguono.

La pelle, se adeguatamente aiutata, manterrà la propria compattezza. Pertanto la “pancia a grembiule” e le tanto odiate smagliature che spesso l’accompagnano, saranno meno probabili. Al contrario, lasciata al proprio destino nel combattere con i cambiamenti, potrebbe poi subire conseguenze più marcate.

Sulla tematica delle smagliature sulla pancia, ti indirizzerei alla lettura di: “Chirurgia Estetica per le smagliature della pancia”.

Alimentazione e movimento sono alla base di un corpo sano. In qualsiasi periodo della propria vita. Ancor più quando ci si sta preparando a un nuovo arrivo, che si nutre con quello che mangi tu.

Cosa mangiare?

Al netto di intolleranze o allergie alimentari, i principi base sono i seguenti sono:

  • proteine nella giusta quantità, sia animali (possibilmente da capi allevati naturalmente oppure pesce pescato) che vegetali.
  • Privilegiare i grassi da fonti vegetali. Se animali, meglio ottenerli dal consumo di pesce di piccola taglia.
  • Frutta e verdura: variando continuamente e privilegiando quella  di stagione. Un poco di attenzione ai frutti molto zuccherini.
  • Carboidrati preferibilmente nella loro versione integrale.

Oltre a nutrire il nostro corpo, dobbiamo anche idratarlo bevendo. Ma bevendo le giuste cose.

  • Via libera ad acqua, ma anche tisane. Perchè? Dovresti già saperlo, ma se così non fosse, scoprilo in: “Benefici e ragioni per bere acqua”.
  • Da limitare invece i vari  succhi che non siano “home made” e ovviamente senza aggiungere zuccheri. Un “no” secco a bibite ed alcolici. Ricchissime di zuccheri e calorie vuote (senza alcuna funzione nutritiva). Un “toccasana” per il gonfiore addominale e l’aumento di peso, che in questo caso stiamo ancor più cercando di evitare.
  • In ultimo, per dare modo al senso di sazietà di avvisarci in tempo, meglio mangiare piano ritagliandoti del tempo solo per il pasto. Masticando bene, poi si aiuta l’intestino nella digestione.

Un altro alleato sono poi gli integratori, molti sono specifici per questo particolare periodo. Come minimo, consiglierei una base di integrazione multivitaminica e minerale ad ampio spettro. Comunque il tuo ginecologo saprà certamente consigliarti in modo adeguato.

Come muoverti?

Sei incinta, non sei malata. A meno che tu non stia vivendo una gravidanza problematica e quindi sarà il tuo medico a dirti cosa sia meglio per te. Per tutte le altre future mamme un pò di movimento non può che giovare. Aiuterà a limitare i nuovi chili che sono poi la causa primaria della pelle lassa. Ovviamente non nell’immediato, ma quando saranno persi dopo il parto.

In realtà non ci sono limiti alle attività “premaman”.

  • Meglio le attività aerobiche che aiutano a controllare il peso. Nuoto, bicicletta e camminate o corsa leggera.
  • Niente però vieta a una futura mamma un lavoro di potenziamento muscolare, soprattutto se inserito in un percorso già avviato. Una buona tonicità dei muscoli del tronco e degli arti inferiori può sicuramente essere di giovamento nell’affrontare questi mesi.

Andranno in entrambi i casi modulati durata ed intensità.

2.Prevenire con i giusti prodotti

Abbiamo visto come aiutarci dall’interno, con l’alimentazione. Attivamente con lo sport. Ora focalizziamoci sugli aiuti esterni: la cosmesi.

L’età corretta per iniziare a curarsi è in realtà il prima possibile, già dall’adolescenza o dai primi  20 anni. Quindi, a meno che tu non sia una mamma molto giovane, avresti già dovuto iniziare a coccolare la tua pelle. Ecco, magari ora dovrai “viziarla” un poco di più. I principali alleati di tutti i giorni sono sempre utili, ma vanno un pò rafforzati.

In commercio trovi moltissime creme adatte, molte addirittura specifiche per donne incinta. Fai tu la scelta, ma assicurati che siano ricche di:

  • collagene. Un “ridensificante” prodotto già dal nostro organismo, ma che tende a diminuire nel tempo.
  • Acido ialuronico, pantenolo e allantoina. Un tris di super idratazione.
  • Oli vegetali per nutrire. Il più consigliato, per donne gravide è l’olio di mandorla.
  • Vitamina C ed E. Due  forti antiossidanti.

Nutrire la pelle, soprattutto considerando che dovrà cambiare di volume in un tempo ristretto, servirà anche a scongiurare un altro problema: le smagliature, solitamente compagne di”viaggio” di una pancia lassa.

Ti lascio qui un articolo con qualche consiglio su come trattare im modo adeguato “il vestito” che ti ha donato Madre Natura:“Come rallentare l’Invecchiamento della pelle di viso e corpo”.

3.Curare con la chirurgia: l’Addominoplastica

Se non ti fossi mai interessata alla cura della tua pelle, ecco che porvi rimedio lavorandoci solo durante i 9 mesi potrebbe non essere sufficiente. Meglio sicuramente che non fare nulla del tutto, ben inteso. Tuttavia potrebbe non bastare.

Hai però un ultima chance sul  come eliminare la “pancia a grembiule”: l’Addominoplastica. Esatto, solo un chirurgia ti può aiutare a questo punto, ma non subito. Dopo il parto bisogna attendere almeno 8/9 mesi prima di valutare un intervento.

Vediamo cos’è.

  • Presenta 3 varianti: mini, completa e “Fleur de Lys”. Dipende  dell’entità del problema. Solitamente nel post gravidanza si esegue molto più frequentemente  la seconda versione. Per le più fortunate, a volte, anche  la prima. Chi decide? te lo dico qui: “Addominoplastica o mini addominoplastica: chi decide?”.
  • Questa chirurgia, in realtà va a risolvere due tipi di problema.
    • La pelle in eccesso, quindi la “pancia a grembiule”.
    • La diastasi addominale, ovvero la divisione dei muscoli retti addominali. Il feto, nel nostro caso, crescendo può esercitare una pressione dall’interno tale da riuscire a “separarli” sulla loro linea mediana. Ti spiego meglio problema e soluzione in: “Intervento di Addominoplastica come rimedio per la diastasi addominale”
  • L’unico segno che rimarrà, sarà una cicatrice nella parte più bassa dell’addome, tra le due anche, decorrendo al limite del pube. Praticamente invisibile indossando anche solo dell’intimo.

In sintesi. Prevenire è sempre il modo migliore per combattere gli inestetismi del nostro corpo. Consiglio di farlo con costanza su tutti i fronti: alimentazione, idratazione, movimento e cosmesi.

Se però si è arrivate tardi e, la pelle non è più in grado di sostenere cambiamenti volumetrici così importanti, un aiuto c’è: l’Addominoplastica. Per capire meglio questa chirurgia ti consiglierei due articoli:“Introduzione all’intervento di Addominoplastica” e “Che cos’è l’intervento di addominoplastica?”.

Spesso però non è solo la pancia a rimanere segnata ma anche il seno. Te le spiego meglio in:“Mommy Makeover: gli interventi dopo il parto”. 

Se poi a preoccuparti più di tutto è proprio la forma delle tue mammelle, anche loro vittima di questo “tsunami” fisico, ti propongo di scaricare gratuitamente il mio libro “Mastoplastica Moderna” dove tratto tutte le chirurgie per ripotarlo al suo periodo migliore.
Qualsiasi sia il problema che la gravidanza possa avere causato, contattami, valuteremo insieme il tuo caso e la soluzione più adatta a te.

 

 

 

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