Come eliminare Grasso in eccesso: Stile di vita e Chirurgia

Come eliminare Grasso in eccesso: Stile di vita e Chirurgia

Eliminare il grasso in eccesso senza fatica, è un sogno che molti hanno. Ma è anche qualcosa che spesso non è semplice da realizzare.

Per dimagrire è necessario “scendere in campo” in prima persona. Non si può delegare a niente e a nessuno questo passaggio. Nemmeno al chirurgo. Che al più rimane un valido aiuto, ma a determinate condizioni.

Persone ed elementi esterni possono aiutare, ma è solo il soggetto a poter essere fautore del suo cambiamento. Questo discorso vale in tutti campi della vita, ancor di più quando si parla di perdere peso. E come eliminare quindi il grasso in eccesso? Cambiando l’impostazione soprattutto mentale con cui si affronta la vita.

La “forma mentis”

Qualsiasi cosa noi decidiamo di fare, è dal cervello che deve partire il primo segnale. Che possiamo chiamare decisione. A seguire si può e deve proseguire solo con la disciplina. Affinchè diventi una “parte di noi”, tanto da divenire automatica, una abitudine

Chi è magro, snello o comunque in forma e lo è in modo stabile, salvo rari casi di “fortunati”, riesce a mantenere questo risultato proprio perchè fa le giuste scelte nel quotidiano. Avendole metabolizzate e rese routine. Va da sè che al contrario, chi è sovrappeso, lo è perchè compie nel suo quotidiano scelte errate. Magari anche piccole e apparentemente ininfluenti, ma che fanno più o meno gradualmente slittare in avanti la lancetta della bilancia.

Un semplice esempio? Scegliere le gambe o la bici per spostarsi. Le scale classiche piuttosto che le mobili o l’ascensore. Leggere le etichette e i valori nutrizionali di ciò che mangiamo…e così via.

Le giuste scelte

Avere o puntare ad un corpo sano e tonico non è solo una scelta dell’individuo. La genetica sicuramente può “metterci lo zampino” facilitando o rendendo più arduo raggiungere l’obiettivo.

Rimane però che sono solo una piccola percentuale le persone in sovrappeso per patologie fisiche. I più sbagliano nell’approccio. Ciò può significare che prima di pensare al dimagrimento si debba capire cosa ha portato all’aumento di peso. E risolvere quel problema in primis.

Il sovrappeso inoltre è talvolta un “cane che si morde la coda”. La funzione consolatoria del cibo è il motivo primario dell’abuso. L’abuso crea aumento di peso. Il grasso mette a disagio e si sente la necessità di consolarsi/coccolarsi. E qui riparte il circolo vizioso.

Eliminati i casi particolari, allora come eliminare il grasso in eccesso? Semplice bastano 3 semplici regole, ultranote ai più, del resto:

  1. Sana alimentazione;
  2. Attività fisica svolta con regolarità;
  3. La già citata “forma mentis” oppure,  per chi ama gli anglicismi, “mindset”.

Sana alimentazione

“Noi siamo quello che mangiamo” a crederlo, tanto da renderlo titolo di una sua opera fu il filosofo Feuerbach.

Questo concetto è quantomai vero, basti pensare come la prima medicina per prevenire problemi di salute e talvolta risolverli sia il cibo stesso. Attraverso l’alimentazione noi introduciamo nel nostro corpo del nutrimento, non del semplice cibo. La differenza può apparire labile, ma non lo è. Se iniziamo a pensare a ciò che introduciamo nel nostro corpo e a considerarlo come qualcosa di utile al suo funzionamento e non solo di appagante per le papille gustative, inizieremo a mangiare inevitabilmente meglio.

Le regole chiave per una corretta alimentazione sono semplici e di sicuro successo.

  • Mangiamo ciò che ci serve. Il cibo è la benzina che permette al nostro corpo di muoversi e al nostro cervello di essere attivo. Ma affinchè il nostro corpo mantenga il peso, o addirittura lo perda, dobbiamo assicurarci di introdurre pari o minori calorie rispetto a quelle che bruciamo.
  • Mangiamo scegliendo le giuste fonti. A parità di calorie assunte, ci può essere una forte discrepanza di macro e micronutrienti.
    • I macronutrienti sono: carboidrati, proteine e grassi.
      • I carboidrati sono la fonte primaria di energia. Andrebbero limitati soprattutto nella loro forma più raffinata. Meglio scegliere prodotti integrali e non lavorati.
      • Le proteine sono “i mattoni dei nostri muscoli”. Non devono mai mancare, in ogno pasto o spuntino.
      • I grassi, sono anch’essi essenziali, danno 5 volte più energia di carboidrati e proteine a parità di peso. Ma sono indispensabili anche per il sistema cardiovascolare e immunitario, per fare degli esempi. Ottimi alleati soprattutto delle donne, vanno assunti però con moderazione e scegliendoli vegetali o fonti animali nobili, come gli omega 3 del pesce.
    • I micronutrienti, vitamine, molecole antiinfiammatorie, antiossidanti e sali minerali, sono quell’insieme di principi nutritivi che il nostro corpo non riesce a produrre o non a sufficienza, ma che sono essenziali per il suo perfetto funzionamento.
  • Mangiamo alimenti di buona qualità. Scegliendo frutta e verdura di stagione. Carne di animali al pascolo e pesce azzurro pescato. E variando il più possibile.

Attività fisica

“Mens sana in corpore sano”  lo dicevano già i latini.

Abbiamo visto come in primis sia la testa a dover volere il risultato. E come le giuste scelte nell’alimentazione possano già fare la differenza. Ma un fisico magro, non è necessariamente sano. Soprattutto non lo è puntare solo alla perdita di peso. Bisogna cambiare anche la composizione del nostro corpo. Diminuire l’adipe e aumentare i muscoli.

  • L’attività fisica ci aiuta a bruciare di più e quindi a velocizzare il dimagrimento.
    • Aumentando i muscoli, si aumenta anche il numero di calorie che si bruciano ad ogni movimento.
  • Se l’obiettivo è dimagrire, certamente le attività aerobiche sono le più adatte. A fianco però bisogna sempre pensare anche ad uno sviluppo muscolare, per bruciare di più, ma anche banalmente per non avere l’effetto “svuotato”. Certo qualche numero in meno sulla bilancia, ma esteticamente poco desiderabile.

Dimagrire grazie alla chirurgia si può?

Senza dubbio. Le chirurgie bariatriche sono il classico esempio. Mirano a ridurre la quantità del cibo introdotto e il suo assorbimento. Non permettono però di “stimolare” il paziente allo stile di vita di cui sopra. Poichè non ce ne sarebbe alcun bisogno.

La chirurgia estetica lavora invece congiuntamente a un cambio di mindset e all’instaurare i comportamenti “virtuosi” appena illustrati.

Può certamente rappresentare un aiuto, sia  iniziale che finale. Vediamo il perchè.

  1. Capita spesso di vedere persone con un fisico snello, ma la cui armonia è rovinata da un piccolo difetto. Parliamo magari dell’odiosa pancetta per l’uomo o le culotte de cheval per le donne. Il chirurgo può essere colui che “rifinisce” il lavoro fatto eliminando questi ultimi “odiosi difettucci”. Sono solitamente persone:
  2. C’è poi una seconda categoria per cui il chirurgo potrebbe “fare la differenza”. Coloro ai quali serve una spinta iniziale per approcciarsi ad uno stile di vita corretto. Molti infatti demordono presto dall’intento di cambiare la loro vita perchè i primi risultati non sono immediati o magari solo perchè si vergognano dello stato attuale delle cose. Qui l’intervento deve essere ben valutato ma togliere qualche centimetro potrebbe equivalere a una iniezione di autostima sufficiente e innescare un nuovo “mindset”.

In entrambi i casi quindi parliamo però di interventi mirati. Di eliminazioni di accumuli di grasso localizzati. Non di dimagrimento.

Il mezzo che il chirurgo ha per “dare questo aiuto” è la Liposuzione. Vediamola più nello specifico.

La Liposuzione

Si tratta di una chirurgia molto duttile. Può intervenire quasi in tutto il corpo. Ovviamente con un risultato più o meno apprezzabile a seconda della zona trattata. Si possono inoltre trattare anche più zone in contemporanea.

  • Serve sostanzialmente ad eliminare accumuli di grasso localizzati. Ovvero limitati ad aree circoscitte, quindi permette certo un calo di peso, pur non essendo questa la finalità. Soprattutto, invece, serve a ridisegnare un’area poco armonica col resto del corpo.
  • Per prelevare l’adipe si utilizzano delle cannule molto fini attaccate ad un macchinario che produce una pressione negativa. Aspira in parole povere.
  • Non presenta incisioni importanti, ma solo microincisioni, 3/5 mm, per permettere l’ingresso alle cannule.
    • Ne consegue che non presenta cicatrici importanti. Le incisioni sono chiuse da singoli punti e nascoste in zone strategiche come pieghe naturali della pelle.
  • Il problema primario è l’edema (gonfiore) provocato dal trauma chirurgico. E sarà questo il nemico da tenere a bada nel post operatorio.
    • Sin da subito si dovrà indossare una guaina contenitiva per limitarne la formazione. Solitamente è il chirurgo stesso a farla indossare alla paziente già in sala operatoria.
    • Dalla seconda settimana si dovrà procedere con dei massaggi linfodrenanti.
  • Il post operatorio è piuttosto veloce. Si può tornare alla propria quotidianità sin dal 2°/5° giono post chirurgico. Per poi poter iniziare attività più impegnative dopo  2/4 settimane.
  • La cosa però più importante è essere coscienti che il corretto stile di vita che ha reso possibile il dimagrimento, la nuova “forma mentis” , non deve essere mai abbandonata salvo rovinare tutto il lavoro fatto.

La risposta alla tediosa questione: “Come eliminare il grasso in eccesso?” è quindi molto semplice. Impostando uno stile di vita ad hoc. Solo così si avrà la certezza non solo di raggiungere il risultato, ma anche di mantenerlo nel tempo.

Se però si riscontrano delle difficoltà nel raggiungere l’obiettivo in aree localizzate, allora il chirurgo può essere un valido aiuto grazie alla liposuzione: ” Scoprila qui”.

Se preferisci discutere con uno specialista il tuo caso specifico, contattami, vedremo insieme come poter ottimizzare i tuoi risultati.

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