Uno tra gli aspetti che suscita più preoccupazione prima di una chirurgia estetica è come saranno gli esiti cicatriziali.
A questo non fanno certo eccezione le donne che stanno desiderando un abbellimento del proprio seno. E quindi, dove saranno posizionate o quanto saranno lunghe le cicatrici di un seno “rifatto”, sono tra le più comuni domande che mi mi vengono chieste durante la visita preoperatoria.
Seno rifatto: la cicatrice varia a seconda della chirurgia che stai per affrontare.
La differenza tra i vari interventi estetici al seno è sostanziale. E quindi bisogna specificare prima di tutto di quale chirurgia stiamo parlando.
Il tuo seno può essere soggetto a:
- un aumento (Mastoplastica additiva);
- una riduzione (Mastoplastica riduttiva);
- un sollevamento (Mastopessi).
In tutti e tre i casi avrai delle cicatrici. Immagino ti sia già chiaro che non può esistere chirurgia al seno senza cicatrice. Come anche dovresti sapere che possono esistere chirurgie in cui le cicatrici siano ben posizionate e curate al punto da permetterti scollature profonde o costumi più modaioli. Questa dovrebbe essere una regola, in realtà.
Se vuoi approfondire : “Scopri tutto sugli interventi di chirurgia estetica dedicati al seno”.
Perché e dove ci sono le cicatrici?
Ogni volta che la tua pelle viene incisa ci sarà, come conseguenza, una cicatrice. Questo è il modo con cui il nostro corpo ripara delle soluzioni di continuità sulla cute. Siano queste a seguito di eventi traumatici oppure chirurgici.
- Un seno rifatto può avere cicatrici minime laddove bisogna inserire una semplice protesi per aumentarne il volume. In questo caso, con le protesi di silicone più morbide ed elastiche, ci si può realmente limitare a cicatrici di 3-3,5 cm. Che possono essere posizionate:
- nel solco inframammario,
- nel cavo ascellare,
- nel bordo areolare inferiore.
- Una situazione un po’ più complessa si presenta nella riduzione o riposizionamento del seno. In questi casi, sarà necessario lavorare maggiormente sul tuo seno e incidere in diversi punti. Quindi le cicatrici saranno inevitabilmente più lunghe. Tipicamente ci saranno tre cicatrici unite, le quali decorrono :
- attorno all’areola,
- nel solco inframammario,
- nella parte più bassa del seno, decorrendo verticalmente tra l’areola ed il solco.
Seno rifatto e cicatrici: quanto conta l’abilità del chirurgo?
Che debba lavorare più o meno sul tuo seno, sarà mia premura scegliere le parti più nascoste per incidere.
- Mi sarà però quasi impossibile prevedere con esattezza come cicatrizzerà la tua pelle, dal momento che questo processo riparativo dipenderà molto dall’organismo e dalla tua dedizione.
- La cicatrizzazione post operatoria è uno dei processi più complessi, e solo relativamente controllabili, di tutto il tuo percorso per abbellire il tuo seno.
- Il posizionamento dell’incisione e l’accurata sutura sono certamente fondamentali.
- In generale, la gran parte dei pazienti avrà cicatrici poco percettibili.
- Tuttavia in un 10% circa la cicatrice tenderà ad allargarsi un pò.
Quindi, che ruolo hai nella tua guarigione?
Come dicevo poc’anzi, per quanto io possa fare un buon lavoro, tu contribuirai a determinarne la buona riuscita. Sarai tu che, una volta a casa, dovrai curare giorno per giorno il tuo seno rifatto e le cicatrici.
- Laverai già dopo un paio di giorni le ferite, pulendole e rimedicandole.
- Dovrai poi evitare che il peso del seno, sia che tu abbia o meno delle protesi, “tiri” sui punti creando zone in cui i punti stessi siano messi sotto tensione.
- In altre parole, dovrai sostenere il tuo nuovo seno con un reggiseno il più possibile contenitivo, giorno e notte.
- Affinché la cicatrice possa essere sottile dovrai evitare, almeno per due mesi, quegli sport che vanno a solleciatare la pelle lungo l’incisione. Nei primi due-tre mesi la cicatrice è infatti più debole e quindi tende ad allargarsi se stimolata a farlo.
- No a esposizione solare diretta per i primi 8-12 mesi. Ma questo lo sai già, vero?
Altra cosa fondamentale è mettere il tuo corpo nella condizione di cicatrizzare bene. Con uno stile di vita, soprattutto alimentare, appropriato.
- Non mancheranno sulla tua tavola abbondanti quantità di verdure e le giuste proteine. Un supplemento regolare di vitamina C è pure di molto ausilio. Essendo un fattore fondamentale della formazione di collagene.
- Da evitare il fumo, assoluto veleno per la cicatrizzazione.
Infatti, sono queste le situazioni che metteranno a durissima prova qualsiasi processo cicatriziale.
Seno rifatto e cicatrici: quanto conta la tua età e condizione fisica?
E’ ben noto a tutte le donne che il seno è fortemente soggetto al tempo che passa.
- La pelle risulta più elastica e soda nella giovinezza. Col trascorrere degli anni si assottiglierà e perderà elasticità rovinandosi più facilmente. Questo influisce sulla tenuta della buona forma del seno. Ma non tanto sulla cicatrizzazione in sè. Pertanto l’età che avanza per sè non rappresenta un’ostacolo alla buona cicatrizzazione. O comunque non un fattore che viene considerato come come rilevante.
- Piuttosto, la tua salute generale e le tue abitudini la influenzano molto di più. Ricorderei alcune condizioni come:
- il diabete mellito,
- l’ insufficienza arteriosa,
- l’aterosclerosi,
- l’iper e ipotiroidismo,
- il sovrappeso.
Esse rendono la pelle e la tua capacità di cicatrizzare meno efficiente. E pertanto più sensibile alle incisioni e traumi essendo meno capace di proteggersi.
Nel caso della mastoplastica additiva poi il seno rifatto mediante l’uso delle protesi, essendo più pesante, sarà anche più sensibile a quanto appena detto.
Vuoi scoprire di più sull’argomento? Allora non perderti l’articolo su “Tutto quello che c’è da sapere sul post-intervento della Mastoplastica Additiva!”
Se invece ad interessarti è un consulto personalizzato e informazioni più precise, contattami, sarò felice di dartele.