Chirurgia estetica: ha senso guardare al risparmio?
Mi capita non infrequentemente di essere contattato, soprattutto online e quindi in modo abbastanza asettico, quasi anonimo, senza anche la minima possibilità di uno scambio di idee, manifestando una sorta di pretesa di dare risposta ad una sola singola domanda: quanto costa la tal chirurgia. Si vuole conoscere un valore numerico, null’ altro. E a volte, purtroppo, senza neppure ringraziare per l’ eventuale informazione ricevuta.
Ora, al netto delle possibili considerazioni sul livello di educazione individuale, mi volevo soffermare brevemente su questa tendenza che reputo errata e, soprattutto, pericolosa per il paziente. Capisco sicuramente che uno possa avere un budget che non può o vuole sforare. Ci mancherebbe.
Tuttavia mi preme anche farti intendere che quando ci si rivolge ad un chirurgo estetico, ci si appresta ad acquistare un tipo di servizio molto particolare che è una chirurgia fatta sul proprio corpo. La quale, se va bene, siamo tutti contenti. In caso contrario, ci potrebbero essere degli esiti estetici, funzionali e, nondimeno, psicologici che poi uno si trascina tutta la vita.
Si parte dal presupposto, per una mancanza della giusta conoscenza delle cose, che una rinoplastica o una mastoplastica additiva quella sia. Indipendentemente da chi la esegue e in quali condizioni. In pratica, come se si stesse comprando un abito, una borsa o una vettura. Con l’enorme differenza che questi, se piacciono, poi vengono utilizzati. Altrimenti si cambiano o si buttano via. E via per il prossimo acquisto.
Mettere il prezzo davanti a tutto quando si sceglie un chirurgo è una cosa che potrebbe realmente essere molto rischiosa. Eppure appare essere sempre più diffusa. La gamma di qualità di un intervento chirurgico è invece molto ampia. Mi permetto di dirti che non è proprio la stessa cosa farlo qua piuttosto che là, pur di risparmiare 1000 o 2000 euro, se non addirittura più di quello, come accade spesso. Quelle cifre potrebbero veramente assumere un valore in negativo molto più alto. Ma solo dopo l’intervento… La qualità di questo servizio dipende, in primis, dal chirurgo. Dalla sua abilità manuale e capacità di adattare la tecnica chirurgica al singolo paziente, plasmandola a seconda delle variabilità individuali. Cosa questa di fondamentale importanza. Che viene dalla scuola dove egli ha imparato e dall’ esperienza acquisita sul campo. La sua casistica deve essere più ampia possibile. Essenziali poi sono anche la struttura in cui si esegue la chirurgia, i materiali usati e il team che lavora attorno al chirurgo.
Quindi, non è proprio la stessa cosa operarsi con un chirurgo invece che un altro tanto per poi dire di essersi operati. Il consiglio che sento di darti è quello di diffidare di organizzazioni che offrono le chirurgie a prezzi molto bassi, nemmeno sufficienti, nel mondo reale, a pagare i costi di una clinica e sala operatoria che possa definirsi tale. Similmente, attratti da questi prezzi esageratamente bassi, mi riferisco anche a chi va all’estero in paesi che andrebbero invece ottimamente per una vacanza. Infatti, nella malaugurata evenienza di incappare in complicazioni post operatorie (possibili per tutti e non prevedibili), si è spesso lasciati poi al proprio destino. La risoluzione delle quali comporta poi costi molto superiori che se ci si fosse operati con maggiori sicurezze e garanzie.
Pensaci almeno un po’. Se il budget è risicato si può pensare a dei finanziamenti. Oppure a rimandare tutto il tempo necessario per risparmiare a sufficienza. Scelta questa enormemente più saggia che fare un intervento pagandolo 4.000 euro quando il costo medio magari è intorno a 7.000-8.000 euro, per fare un esempio.
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