Quando pensiamo alla chirurgia estetica del viso, subito ci balza alla mente il Facelift. Certo, questa è la chirurgia che dà il risultato di maggior impatto.
Talvolta però basta un intervento meno invasivo a cambiare il volto e l’età percepita di una persona: la Blefaroplastica. Questa chirurgia interessa gli occhi e l’area perioculare.
Risulta risolutiva quando le palpebre appaiono lasse e cadenti oppure risulta visibile la protusione del grasso nella palpebra inferiore. Tutto ciò può far apparire il viso stanco e “triste”.
Questo articolo vuole però cercare di mettere in luce se e come questa chirurgia possa essere eseguita, in alcuni casi, “senza bisturi”. Approccio conosciuto come Blefaroplastica non ablativa.
Palpebre cadenti, perchè?
Le palpebre, assieme all’area perioculare, sono tra le parti del corpo più delicate per varie ragioni.
- La pelle è molto sottile.
- Come conseguenza è dotata di un microcircolo molto superficiale.
- E’ continuamente sotto stress poichè ricopre un muscolo forte e in costante movimento: il muscolo orbicolare.
- Da aggiungere la inevitabile esposizione agli agenti atmosferici quali il sole, vento, inquinamento.
- Raramente il problema potrebbe essere presente già intorno ai 20-30 anni se fossimo nel caso di una conformazione fisionomica favorente.
- Molto più comunemente è una condizione che subentra con la crescita e l’invecchiamento, oppure per patologie.
- Se si esclude la causa patologica, per la quale vale la pena indagare le origini piuttosto che arrivare subito alla correzione, in generale i principali “nemici” di questa parte del volto sono il tempo e l’ invecchiamento. I medesimi di tutto il corpo.
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- La forza di gravità tende a “tirare” verso il basso un po’ tutto il nostro corpo, lentamente ma inesorabilmente. Quando accade ciò si parla di “ptosi”. E lo fa anche con le palpebre.
- La pelle, perdendo tono ed elasticità si lascia andare sempre di più alla sua azione.
- Nella palpebra superiore ciò porta a un eccesso della pelle sino a toccare prima le ciglia e poi ridurre il campo visivo.
- Nella palpebra inferiore non c’è solo un rilassamento ed eccesso cutaneo, ma anche la riduzione della capacità di trattenere le raccolte adipose che si trovano nella cavità orbitaria. Creando così le “famigerate” borse sotto gli occhi.
- Vorrei qui chiarire un comune errore di valutazione. Le “borse” non sono le occhiaie. Per capirne la differenza potresti leggere:“Occhiaie nere: sintomo di malattia? Le cause di tale inestetismo”.
Cosa fare?
La regola chiave per arginare ogni inestetismo del tempo è cercare di rallentarne la comparsa.
- Creme e sieri dedicati e adatti alla propria età. Da iniziare già nell’adolescienza.
- Nutrire pelle e corpo in modo sano a rafforzarne la composizione.
- Eliminare uno dei nemici “giurati” della nostra pelle: il fumo. E limitarne un altro: l’ esposizione solare.
- Per qualche utile consiglio su come mantenere una pelle sana:“Come ringiovanire la pelle del viso: ecco cosa devi sapere”.
Ma per eliminare il problema purtroppo non basta. L’unica soluzione è l’aiuto di uno specialista e le vie percorribili sono due, a seconda della gravità del problema.
- Per i casi lievi ecco la Blefaroplastica non ablativa (o senza bisturi), con magari altri piccoli trattamenti per l’area perioculare. Un esempio? “Lifting con il Botox per alzare le sopracciglia cadenti”.
- Blefaroplastica chirurgica quando la situazione è più avanzata. In realtà oltre alle palpebre, ci sono altre piccole parti che possono essere modificate a ottimizzare il risultato. Un’infarinatura generale in: “Come ringiovanire gli occhi con la Chirurgia Estetica”.
Blefaroplastica non ablativa con il Plexr
Semplice, veloce e senza alcuna incisione. Si affianca alle molte soluzioni “non invasive” in voga negli ultimi tempi.
Vediamone le caratteristiche principali.
- dura circa 5 minuti e richiede solo un’anestesia locale, spesso ottenuta con l’applicazione di una crema. Ciò lascia al paziente la possibilità di muovere gli occhi durante il trattamento.
- Viene eseguito con un moderno macchinario chiamato Plexr.
- Si compone di un manipolo capace di indurre una ionizzazione dell’aria circostante generando una forma di energia detta “plasma”.
- Tale energia crea un arco elettrico che produce una sublimazione (trasformazione da solido a gas) dei cheratinociti (cellule) dell’epidermide. Il tutto sfruttando la differenza di potenziale elettromagnetico tra il manipolo e la cute.
- L’energia agisce solo dove applicata senza andare in profondità nel derma (ciò causerebbe delle cicatrici).
- In buona sostanza e detto più semplicemente, genera delle “bruciature” puntiformi dell’epidermide che favoriscono una certa retrazione cutanea nell’area di applicazione. Ovviamente senza incisioni o asportazioni.
- Dopo il trattamento, il paziente non ha alcun segno e non deve effettuare nessun cambiamento nella sua quotidianità.
- Può essere però utile l’ applicazione di una crema lenitiva.
- Come l’astensione dal sole per i primi giorni.
Tale trattamento, come detto, è risolutivo solo per casi specifici e ai primi stadi del problema. Come si intuisce, lavora solo sulla pelle che può essere lievemente rassodata, ma l’eccesso reale non può in alcun modo essere eliminato.
Per ottenere un risultato definitivo e capace di risolvere ogni caso bisogna inevitabilmente ricorrere alla chirurgia.
Blefaroplastica chirurgica
Come per molti altri inestetismi, queste proposte “non invasive” sono spesso allettanti, ma sono la reale soluzione per pochi. Spesso risultano più un modo per procrastinare una futura chirurgia.
Qui solo qualche breve cenno sul perchè sia un intervento abbastanza “agile”.
- Eseguito solitamente in sedazione più locale. Ciò permette al paziente di tornare a casa il giorno stesso.
- Dura in media dai 45 ai 90 minuti. La dimissione avviene poi entro un paio d’ ore al massimo.
- Il post operatorio è stimato tra i 10 e i 14 giorni. Ma parliamo del tempo necessario a tornare “socialmente” attivi. Ovvero con punti e segni scomparsi.
- Pertanto una chirurgia veloce nell’esecuzione, con un post operatorio semplice e con segni assenti o che scompariranno a breve. Tutto ciò con un risultato soddisfacente e duraturo. Per approfondire questo aspetto ti propongo:
La Blefaroplastica “senza bisturi” è senz’altro figlia delle necessità del nostro tempo. Apparire al meglio e velocemente. Il paziente tende sempre più a richiedere soluzioni in tale direzione. Anche se, quando è il nostro corpo il soggetto, a volte meglio sarebbe fermarsi un poco a riflettere prima di agire. E non, magari, accettare “nuove” proposte perchè ci appaiono veramente allettanti, belle da sentire, ma senza essere poi realmente risolutive.
Per approfondire ancora un pò la chirurgia delle palpebre e dell’area perioculare: “Scopri tutto sulla Blefaroplastica chirurgica”.
Se invece hai individuato il problema, ma vorresti un consiglio tecnico su come risolverlo al meglio, contattami, vedremo insieme come ridarti lo sguardo che avevi un tempo.