Zigomi Alti e Filler: ecco come alzarli

Zigomi Alti e Filler: ecco come alzarli

Gli zigomi alti nel viso contribuiscono a caratterizzare la bellezza dei suoi tratti ed anche a definire una età non troppo avanzata.

Ecco perché alzare gli zigomi con i filler è uno tra i procedimenti di medicina estetica più richiesti ed effettuati.

Quando lo zigomo è poco presente

Due sono le ragioni per cui uno zigomo sia poco visibile e proiettato:

  1. La naturale conformazione e composizione dell’area zigomatica. La quale è caratterizzata dall’osso zigomatico profondamente e dai tessuti molli  principalmente costituiti da cuscinetti adiposi, più superficialmente.
  2. Il processo di invecchiamento. Data una determinata struttura e volume, l’invecchiamento agisce su di essa, a sua volta con altrettante due modalità:
    1. Una lenta discesa causata dalla forza di gravità e resa poi più spedita dalla progressiva riduzione della elasticità dei tessuti nel tempo.
    2. Atrofia a cui vanno contro le componenti stesse della struttura anatomica presa in esame. Atrofia che però ha una importanza minore e prende più corpo solo nelle fasi più avanzate dell’invecchiamento.

Detto diversamente, i primi cambiamenti dell’invecchiamento che iniziano a palesarsi attorno ai 40-50 anni, hanno più a che fare con il cedimento e discesa dei tessuti che con la loro atrofia. Quindi più una loro diversa distribuzione che una loro parziale scomparsa.

Con tale discesa tissutale cambia allora la forma del viso.

Un’area zigomatica piena e ben proiettata è un cardine attorno al quale si esprime la ovalità del viso. Ed è una caratteristica tipica della giovinezza.

A contrapporsi invece ad un posizionamento dei volumi maggiormente nella regione mandibolare e del collo, a dare al viso una forma più squadrata. Più correlata all’età che avanza.

Come ottenere degli zigomi alti

Stabilito quanto sopra, per avere degli zigomi alti è sicuramente necessario considerare in che fascia di età ci troviamo.

Se il paziente fosse giovane (20-30 anni) la questione sarebbe ovviamente costituzionale. In altre parole non si può attribuire una mancata proiezione zigomatica al processo di invecchiamento. Pertanto gli zigomi non sono alti non perché “discesi” ma perché poco rappresentati volumetricamente. E quindi la naturale correzione prevede un incremento del volume.

Andando più in là con l’età bisogna invece valutare l’effetto che iniziano ad avere gli anni che passano. Effetto che può tranquillamente andare a sommarsi ad uno zigomo poco sviluppato naturalmente. La discesa dei tessuti va però a peggiorare il quadro. Oppure rendere meno proiettato ed alto uno zigomo che invece lo era un poco di anni prima. In questo caso, ad un certo punto, bisognerebbe iniziare a considerare anche un riposizionamento di ciò che è disceso.

Correzione chirurgica

La correzione di zigomi non più alti e proiettati per via di una discesa dei tessuti molli che li compongono, dovrebbe essere primariamente chirurgica. Solo il face lift può infatti sollevare efficacemente e con una migliore durata nel tempo i tessuti del viso quando iniziano a scendere. Non sono un fan dei fili di sospensione, poco durevoli nella loro azione.

Se vuoi capire meglio come lavorano e perchè li sconsiglio: “Lifting del viso: i fili di trazione”.

C’è da aggiungere però che quando gli effetti della forza di gravità sono ancora poco ovvii (in media intorno ai 40 anni), la medicina estetica ci può aiutare parecchio.

Tuttavia dal momento in cui il cedimento inizia ad essere più visibile, si denota non solo una ridotta pienezza nella regione zigomatica ma anche, e soprattutto, un appesantimento dell’area mandibolare, unito ad una crescente lassità tissutale nel collo. In una tale contesto, la chirurgia del ringiovanimento facciale è insostituibile nel riposizionare i tessuti dove erano.

Per capire meglio quando la medicina estetica deve iniziare a lavorare unitamente  alla chirurgia, ti consiglio: “A che età è consigliato il lifting al viso?”.

I riempitivi (filler) per “alzare” gli zigomi

In generale, alzare gli zigomi con un filler, è invece la modalità più seguita per raggiungere l’obbiettivo. In realtà si sta “rialzando” nulla, ma semplicemente aggiungendo un volume. Il quale, accentuando l’ovalità del viso, e quindi la sua parte più alta, appena sotto gli occhi, genera l’effetto ottico di un rialzamento. A causa di un cambiamento della distribuzione dei volumi nel viso, appunto. E’ molto efficace quando i tessuti sono ancora elastici e non vi è un eccesso di pelle.

I vantaggi, nelle giuste condizioni, sono indubbi.

  • E’ un procedimento ambulatoriale, e pertanto risolvibile in una decina di minuti.
  • E’ molto più economico che la chirurgia.
  • Non richiede periodi di riposo. Il ritorno alla propria quotidianità è immediato.
  • Il risultato può essere calibrato ed ottimizzato, anche con più di una seduta, fino a raggiungere il risultato voluto. Il paziente è quindi più partecipe poiché può interagire col medico mentre viene fatto.
  • Non è necessaria alcuna anestesia. Nemmeno topica. L’area infatti è molto meno sensibile delle labbra, per esempio.

Esistono ovviamente anche i limiti.

  • Infatti è meno duraturo. Da ripetere almeno annualmente. O più, a seconda del prodotto usato.
  • Ha poca efficacia quando si tratta di migliorare un ‘area zigomatica “cadente” e con un eccesso di pelle a fare da contorno. In quei casi sarebbe necessario più volume di filler per vedere una qualche differenza.

Nei casi in cui un facelift fosse raccomandato, il filler può tuttavia entrare ancora in gioco complementando l’effetto del rialzamento chirurgico. I due trattamenti insieme ne gioverebbero a vicenda.

In tali situazioni però, quando sia possibile (disponibilità di tessuto adiposo del paziente), siccome si è già in sala operatoria, si tende a preferire come filler il proprio grasso. Capace di donare un volume permanente.

Tale procedimento, detto lipofilling degli zigomi, oltre che essere una valida tecnica di complemento alla chirurgia maggiore, potrebbe essere eseguito anche come intervento a sé stante.

Non è un caso che usare il grasso come filler per avere l’effetto visivo di zigomi alti sia abbastanza richiesto. Infatti permette di ottenere un risultato permanente (rappresentato dalla quota di grasso che non si riassorbe, circa il 50-70% di quello iniettato) con una chirurgia poco invasiva da eseguirsi in anestesia locale o con un poco di sedazione. Ha però un costo ovviamente superiore al filler ambulatoriale.

Per capire meglio come il grasso sia oggi una risorsa essenziale nella chirurgia estetica: “Il grasso corporeo: nemico o alleato?”.

Quale filler?

  • L’acido ialuronico è decisamente il filler più popolare quando si vogliono “alzare” gli zigomi in ambulatorio. Qualche informazione in più su questa “sostanza miracolosa” in: “Che cos’è e a cosa serve l’Acido Ialuronico?”.
  • L’affinità all’acqua potenzia il suo effetto volumizzante rispetto agli altri filler.
  • Da usare però un filler di lunga durata, più strutturato molecolarmente. Non tutti i filler sono quindi uguali.
  • La mia scelta, ad oggi, è per Voluma di Allergan, ottimo in quanto a durata ed effetto volumizzante.

Conclusioni

Alzare gli zigomi con i filler è possibile. Abbiamo visto come non si tratti di un vero “rialzamento”, ma più di un effetto ottico dato dal volume aggiunto.

E’ anche una ottima tecnica abbinabile al facelift. Se fatti insieme si va a potenziare sia l’effetto “lift” della chirurgia che l’aumento di volume nell’area zigomatica.

Tuttavia, con tale finalità (assieme al lift del viso) è spesso preferito il lipofilling.

Se credi che la medicina estetica sia la soluzione adatta al tuo problema: “Scopri tutto sui riempitivi”.

Se invece immagini che ti possa già servire una chirurgia: “Scopri tutto sul facelifting”.

Se invece vuoi un consiglio più personalizzato, chiamami.

 

 

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