L’area intorno agli occhi è quella che più precocemente testimonia il passare del tempo sul nostro viso. Il tentativo di porvi rimedio passa prima attraverso la medicina estetica (filler, botulino, peeling, laser) per poi approdare alla chirurgia estetica rappresentata dall’ intervento di blefaroplastica.
Come ogni chirurgia, non solo estetica, anche la blefaroplastica presenta dei rischi potenziali. Ti spiego ora quale siano i più comuni, benchè non frequenti.
Alcuni cenni sull’intervento di blefaroplastica
- Mira a rimuovere gli eccessi cutanei della palpebra superiore o inferiore o entrambe.
- L’altra importante indicazione è la correzione delle borse palpebrali, soprattutto inferiori. Sono dovute alla protrusione del grasso periorbitale.
- Viene sempre eseguito in regime di day hospital, molto più comunemente in anestesia locale con sedazione.
- Ha una durata di circa 60-90 minuti-
- Alla dimissione ci saranno dei cerotti (steri-strips) che verranno rimossi, insieme ai punti, dopo 6-7 giorni.
- I lividi tendono a riassorbirsi completamente entro 2-3 settimane.
Rischi della blefaroplastica: le prime 24 ore
Nel considerare i rischi dell’intervento di blefaroplastica seguo ora una linea temporale.
Nelle prime 24 ore le complicanze sono correlate principalmente al sanguinamento post operatorio.
A questo proposito si possono classificare tre livelli di gravità:
- Sanguinamento dalle incisioni. E’ la situazione più comune ed anche meno preoccupante. Praticamente un poco di sanguinamento dai margine della ferita è quasi la norma. Generalmente un po’ di digito-pressione e del ghiaccio tendono a risolvere.
- Ematoma palpebrale. E’ una raccolta di sangue nell’area chirurgica che quindi si gonfia. A meno che sia di importanti dimensioni, viene trattato conservativamente come sopra. Tende a risolversi in 2-3 settimane. Nei casi più severi, il ritorno in sala operatoria può rendersi necessario al fine di risolvere il problema.
- Ematoma retrobulbare. E’ il rischio o complicazione più pericolosa in assoluto della blefaroplastica. E’ un sanguinamento che avviene profondamente nella cavità orbitaria. Tale ematoma ne aumenta molto la pressione e questo, se lasciato libero di agire, potrebbe danneggiare l’occhio in modo permanente. Il reintervento rapido, nelle prime ore, è essenziale. Ha tuttavia una incidenza molto bassa. Circa 1 su 2000 pazienti.
Un consiglio per capire come gestire le prime ore post operatorie, anche senza problematiche:“Come gestire il gonfiore post operatorio della Blefaroplastica superiore”.
Rischi della blefaroplastica nelle prime due settimane
- E’ questo lo spazio di tempo in cui potrebbero manifestarsi delle infezioni. In realtà nell’ intervento di blefaroplastica è un evento molto raro. E normalmente trattato con i più comuni antibiotici.
- A seguito del trauma chirurgico, si può generare un edema (gonfiore) della congiuntiva chiamato chemosi. Appare come una sostanza gelatinosa, di solito all’angolo degli occhi. Dura solitamente qualche settimana. Si tratta con colliri a base steroidea (per un tempo limitato) e lacrime artificiali.
- Secchezza corneale. Ha molto a che fare col fatto che appena dopo l’intervento le palpebre, ancora gonfie, non si chiudono ermeticamente. Anche in questo caso l’uso di colliri ed unguenti corneali è importante.
Rischi della blefaroplastica i cui effetti che si protraggono
- Un rischio non infrequente dell’intervento di blefaroplastica è l’eccessiva escissione di pelle. E’ quindi un problema meramente di tecnica e pianificazione chirurgica. Può avvenire in entrambe le palpebre:
- Palpebra superiore. La conseguenza è tale palpebra, il cui eccesso di pelle è stato rimosso oltre il raccomandato, non permette la perfetta chiusura dell’occhio. Da qui derivano conseguenti problemi di secchezza corneale che può portare ad una ulcera corneale.
- Similmente anche nella palpebra inferiore, una eccessiva escissione dell’eccesso cutaneo, può causare una retrazione della palpebra. Poi difficile da correggere.
- Tutto questo per dire che la regola più importante in questa chirurgia è essere conservativi. Un approccio aggressivo, nel tentativo di ottenere un risultato finale ancora migliore, potrebbe generare un conto troppo pesante da pagare.
- Le cicatrici in genere non rappresentano un problema per una duplice ragione:
- La cicatrizzazione nelle palpebre tende ad essere di ottima qualità naturalmente.
- Le cicatrici sono posizionate in posizioni poco visibili.
Tuttavia raramente, in casi di posizionamento non ideale oppure di particolarmente difficile cicatrizzazione, esse potrebbero notarsi un po’ di più. Per avere informazioni sull’argomento:“Tempi di cicatrizzazione di una ferita da blefaroplastica”.
Conclusioni
L’intervento di blefaroplastica presenta dei rischi, come qualsiasi altra chirurgia. L’aspetto positivo è che questi, con una buona pianificazione chirurgica, tendono ad essere piuttosto rari.
Per sapere di più su questo comune intervento di ringiovanimento facciale, potresti leggere:“Scopri l’intervento di Blefaroplastica!”.
Per informazioni più dettagliate e personalizzate non esitare a contattarmi.