I drenaggi in chirurgia estetica.
I drenaggi sono dei tubicini usati dai chirurghi di tutte le specialità per, appunto, drenare un area trattata chirurgicamente in cui si potrebbe raccogliere del liquido sotto forma di sangue (ematoma) o siero (sieroma).
Entrando nello specifico della chirurgia estetica, tali raccolte sono sempre temute dai chirurghi perchè significano, ad andare molto bene, dei ritardi di guarigione ed assestamento della regione trattata. Con a volte delle sequele a lungo termine quali retrazioni fibrotiche cicatriziali che possono alterare il contorno corporale in quell’area in modo non prevedibile e controllabile. E quindi, va da sé, il risultato finale della chirurgia stessa può venire compromesso.
Con una certa frequenza però richiedono un reintervento per risolvere il problema. In altre parole sono problemi che è meglio non avere. Da qui l’uso dei drenaggi.
La chirurgia estetica è però una chirurgia solamente di superficie e gli spazi vuoti creati dagli scollamenti cutanei sarebbero facilmente sigillabili con dei particolari punti interni chiamati punti di adesione piazzati tra la cute ed i tessuti sottostanti. Sono punti, questi, che aumentano il tempo chirurgico. Ma che hanno il grosso vantaggio di evitare l’ uso del drenaggio. Venendo meno la ragione per la quale lo si colloca. Il dranaggio, si sa, è indubbiamente fastidioso da portarsi dietro e, nondimeno, da estrarre. Senza considerare che il non avere questo impiccio, induce il paziente ad una mobilizzazione più rapida. Punto essenziale per una più veloce ripresa funzionale. Pensate che bello farsi un addominoplastica oppure una chirurgia al seno senza l’uso dei drenaggi… pare quasi un sogno…
A presto.